Torna in libreria un autore che piace moltissimo ai lettori di libri gialli e in particolare a quanti amano il genere “giallo storico”. Si tratta di Claude Izner che ci presenta Il talismano della Villette (Le Talisman de la Villette, 2006) con le indagini del libraio parigino Victor Legris.
Sappiamo da tempo che questi romanzi sono scritti a quattro mani dalle sorelle Laurence Lefèvre e Liliane Korb.
Due sorelle con una grande passione per i libri, una passione tale che le ha spinte ad aprire due librerie antiquarie sulle due rive della Senna. Per dirla alla francese sono due “bouquiniste”.
Appassionate di storia, hanno studiato per bene la Parigi di fine ‘800 e hanno scritto una serie di gialli di grande successo.
Questa volta il protagonista si trova ad aiutare il pittore Maurice Laumier, lo fa malvolentieri in quanto è stato un suo rivale in amore. Ma si tratta di indagare sulla scomparsa di una sua cara amica che poi viene ritrovata morta e l’unico che potrebbe dare delle indicazione è un uomo con la mente annebbiata dall’alcol e l’unico indizio concreto è un medaglione. Seguendo questo indizio Legris si troverà ad avere a che fare con una congresa che arriva anche a uccidere pur di conservare i propri segreti.
Le autrici:
Claude Izner è il nom de plume delle sorelle Liliane Korb e Laurence Lefèvre. Liliane è nata a Parigi nel 1940 e, dopo aver lavorato come montatrice cinematografica, è stata a lungo bouquiniste sulla rive droite della Senna. Laurence è nata nel 1951 e, dopo la laurea in archeologia, ha pubblicato due romanzi. Anche lei è libraia. Parallelamente al loro lavoro, da diversi anni le due sorelle scrivono romanzi a quattro mani, ed è stata la loro passione per la Storia e per i romanzi gialli a spingerle a creare il personaggio di Victor Legris, libraio e investigatore nella Parigi del XIX secolo. Presso la Nord sono già uscite cinque indagini di Victor: Il mistero di rue des Saints-Pères (2006), La donna del Père-Lachaise (2007), Il delitto di rue Montmartre (2008), L’assassino del Marais (2009) e Il rilegatore di Batignolles (2010), riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico.
la “quarta”:
Parigi, febbraio 1894. È l’inverno più freddo del secolo e la città è sepolta sotto una spessa coltre di neve. Anche nella libreria Elzévir, al numero 18 di rue des Saints-Pères, l’atmosfera è a dir poco glaciale. Ma non per colpa del clima. È l’arrivo di Maurice Laumier, pittore, incallito donnaiolo ed ex rivale in amore di Victor Legris, a gelare gli animi. Questa volta, però, Maurice non è venuto per attaccar briga, ma per chiedere aiuto: qualche settimana prima, una sua cara amica è svanita nel nulla e ormai lui teme il peggio. Victor non vede l’ora di gettarsi a capofitto in una nuova avventura e, quando il cadavere della donna viene trovato nei pressi del macello della Villette, si precipita immediatamente sul luogo del delitto. Ed è proprio tra i vicoli di quel quartiere malfamato, tra ladruncoli e truffatori, che il libraio-investigatore s’imbatte nell’unico testimone dell’omicidio. Purtroppo l’uomo si rifiuta di parlare, limitandosi a consegnargli uno strano medaglione con inciso un unicorno nero. Seguendo la pista del misterioso gioiello, Victor lascia i bassifondi di Parigi per immergersi nei riti di una misteriosa società occulta, un ambiente tanto raffinato quanto pericoloso, dove gli iniziati sono disposti a tutto pur di custodire i loro segreti, perfino a uccidere…
Claude Izner, Il talismano della Villette (Le Talisman de la Villette, 2006)
Traduzione Mara Dompè
Editrice Nord, collana Narrativa 438, pagg. 363, euro 17,60
ISBN 978-88-429-1655-0
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