Ieri vi abbiamo parlato di "The Sherlockian", apocrifo uscito da poco in America e scritto dall'autore ventottenne Graham Moore. Secondo la critica il suo romanzo è pronto a diventare un best-seller. Alla stessa stregua si presenta l'apocroifo Baker Street Irregular (Arkham, $ 39.95), di Jon Lellenberg, che viene segnalato come altrettanto valido, anche perché cerca di evitare le convenzioni tradizionali. Siamo nel 1933 e l'avvocato K.W. "Woody" Hazelbaker viene assunto per gestire gli interessi commerciali di un gangster di nome Owney Madden, che sta cercando di uscire dalla città prima che la legge sul proibizionismo venga abrogata. Lavorare per Madden risulta essere la realizzazione del giovani Hazelbaker, che ha un debole per le storie di PG Wodehouse e i racconti di Sherlock Holmes. Per quest'ultima ragione si "arruola" nella neonata associazione degli Irregolari di Baker Street. Le descrizioni dei personaggi che si incontrano per pranzo su base regolare per discutere di Sherlock Holmes sono piuttosto brillanti.
Con l'ascesa di Hitler, Hazelbaker e il resto degli Irregolari si trovano nel desiderio di fare qualcosa per aiutare la Gran Bretagna. Woody, che lavora per un boss del crimine, è in grado di utilizzare alcune "competenze" utili per affrontare sia la burocrazia che lo spionaggio internazionale. La trama stenta un po a partire, almeno fino a pagina 160. Ma il libro offre una ricchezza di informazioni per il fan di Holmes e un finale satisfyingly noir che valgono solo questi l'acquisto del libro.
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