-Bene, allora vi farà piacere sapere che il signore qui presente è morto avvelenato. -Avvelenato?
-Già: cianuro. Odore di mandorle amare.
-Cianuro? Ma non è facile trovarlo.
-Cianuro, acido prussico, insomma. Guardi che basta avere un po’ di ciliegie.
Questa non la sapevo.
-Un assassino è tra noi! Fate chiudere le uscite! Subito!
Immediatamente il personale della polizia privata, che gestiva il servizio di vigilanza, chiuse le porte e soprattutto quella principale.
Ci dissero che nessuno era uscito da mezzora prima. E comunque se qualcuno fosse uscito, le telecamere a circuito chiuso, piccole ma efficienti, puntate su delle litografie di Mirò e Matisse, che ci dissero avevano un campo di azione piuttosto ampio, avrebbero registrato tutto.
-Mi sa che ritorneremo tardi stanotte, Giovanna!
Il Commissario Alfred Kurt, di origi altoatesine, stava esaminando la scena del delitto da una buona mezzora: alto e biondo, con un paio di baffetti molto ben curati, dopo aver scrutato la tovaglia, ora era prono sul pavimento intento a vederlo controluce, alla ricerca di un qualche indizio, magari quello rivelatore. Aveva letto il rapporto del medico legale, che parlava di avvelenamento da cianuro: e quello si era capito! Ma non si capiva con cosa: certamente, l’esame autoptico l’avrebbe chiarito, ma ora c’erano parecchi invitati, potenziali assassini, e l’arma non si era trovata: se fossero stati rilasciati, non i sarebbe trovata più. Occorreva trovarla ad ogni costo.
-Ma dove capperi saranno finite?
-Ma che sta facendo?
Quello era il commissario più strano che avessi visto.
-Le cerco, ma non le trovo.
-Non c’è bisogno mica che usi la lente d’ingrandimento.
-Non è per quello. Cercavo altro.
-Commissario, ma è sicuro poi che ce ne fossero?
-A proposito, Lei era qui: ne ha viste?
-A dirle il vero, questa è la cosa più strana: me lo sono chiesto anch’io perché mai ad un aperitivo mancassero.
-Cosa?
-Mah...le olive. Ma di cosa stiamo parlando?
-Sì certo. Quindi mancavano le olive. Pensiamo che con una di esse il morto, quello lì, sia stato ammazzato. Ma è sicuro che le olive mancassero?
-Come il Vangelo. Io sono ghiotto di olive, e le posso assicurare che non ce n’era neanche una.
-E allora cosa mangiava con uno stecchino?
-Aspetti, aspetti... ammazzato? E come fa lei a dire che sia stato ammazzato?
-Lei ha mai visto un tale suicidarsi con un’oliva al cianuro, durante un aperitivo in cui non ce n’era neanche una?
-Può averla portata da casa!
-Sì, e allora perché non ammazzarsi a casa.
-Perché gli piaceva farlo in compagnia!
-Signor...
-Angelini...Enrico Angelini, per servirla.
-Signor Angelini, lei sta sfottendo!
-Non mi permetterei mai!
-Allora stia al suo posto.
-Commissario, se solo avesse fiducia...potrei aiutarla
-In cosa?
-A cercare quello che sta cercando lei: quattro occhi son meglio di due! A proposito...che cerca?
-Uno stecchino
-Cosa?
-Uno stecchino
-Confesso che non la capisco
-Capirà, capirà. Il fatto è che non lo trovo. Mah…
-Comunque è strano che sia stato ammazzato con un’oliva.
-E perché mai?
-Perché Mario odiava le olive.
Il Commissario si fermò con espressione attonita: pareva quasi San Paolo abbalucinato dalla visione di Dio sulla strada per Damasco.
-Ma...ne è sicuro?
-Assolutamente. Lo sapevano tutti.
-E allora come? Come avranno fatto ad ammazzarlo? Pensavamo ad un’oliva ascolana.
-Io una ideuzza l’avrei.
-Mi dica, mi dica. E lei lo conosceva bene il morto?
-Una gran carogna.
-Mi interesserebbe sapere cosa ne pensino gli altri.
-Guardi che il mio giudizio è abbastanza pudico.
-Mi fa capire che era odiato parecchio.
-Beh, nel suo ambiente uno che passa sopra gli altri per fare l’interesse suo, non è che possa rimediare sufficiente considerazione da parte del suo prossimo
-Mi sta dicendo che aveva molti nemici?
-Li guardi, guardi tutti: ognuno di questi, che ora si batterà il petto e spargerà finte lagrime, aveva un motivo per vederlo morto.
-Bel casino. Insomma, venti invitati, venti potenziali assassini.
-Quasi...diciannove.
-Perché diciannove?
-Perché a me non aveva fatto nulla.
-E come mai mi ha esternato quel bel sentimento cristiano poco fa?
-Perché ho visto in giro come si comportava.
Da come mi guardava pensai che mi includesse nel novero dei venti assassini. Decisi di non rivelargli la mia idea.
-Diceva...
-Niente, niente
Passarono le ore. Tutti furono ascoltati e stavano per essere lasciati andare.
C’era Buonamici che aveva un forte bruciore di stomaco e si lamentava:
-Son stati i gamberetti.
-Ma che li mangi a fare?, lo rimbrottava la moglie, una bella tizia.
-Non lo sai che ti fanno male?
-Ma allora cosa diavolo posso mangiare?
-Ma tu mangi solo quello che ti fa male: cioccolata, vino, gamberetti, salmone.
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