I suoi romanzi all’inizio seguirono la falsa riga della Golden Age: infatti avevano tutti un protagonista detective vecchia maniera, l’Ispettore Bland. A questa prima fase giallistica di narrativa possono essere facilmente associati almeno “ The Immaterial Murder Case (1945), A Man Called Jones (1947) and Bland Beginning (1949)”. Ma negli anni ’50, ecco che avvenne la conversione di Symons: come Paolo di Tarso sulla strada per Damasco ebbe una visione e si convertì da instancabile seguace del paganesimo a instancabile predicatore e sostenitore del Cristianesimo, così Symons ebbe anche lui una conversione per così dire, e da seguace della Golden Age of Detection passò a suo detrattore e sostenitore invece del cosiddetto Thriller psicologico, non solo nei romanzi che cominciò a scrivere ma soprattutto nell’attività di critico che sosteneva. Per la qual cosa, parecchi sostengono che una delle cause del fatto che negli anni ’50, gli autori abbandonarono la costruzione del romanzo giallo basato sulla detection classica per passare a quella psicologica, è direttamente da mettere in relazione all’attività di critico di Symons: sostanzialmente egli asseriva che la scrittura nei romanzi della Golden Age era inferiore a quelli di autori che seguivano il filone psicologico, giungendo a definire il genere del Giallo Classico, un sotto-genere. A questa scuola di pensiero si sono opposti molti critici soprattutto di scuola americana. Ed è stato messo bene in evidenza da alcuni, il fatto che le critiche di Symons non abbiano avuto il peso nel giallo di tradizione anglosassone che avrebbero voluto avere: infatti non solo hanno danneggiato il filone del Giallo Classico ma non hanno neanche portato grande linfa a quello del Thriller psicologico, dato che, se si vede bene, il genere che è fiorito sempre più è il cosiddetto “procedural”. Scrisse alcune raccolte di racconti, tra cui “Muder! Murder!” e parecchi racconti furono pubblicati su Ellery Queen Mystery Magazine. Inventò vari personaggi ricorrenti di investigatori: nei suoi romanzi, gli Ispettori Bland (The Immaterial Murder Case, A Man Called Jones ,Bland Beginning) e Crambo (The Narrowing Circle, The Gigantic Shadow anche come The Pipe Dream ),Joan Kahn-Harper (The Man Who Killed Himself, The Man Who Lost His Wife, The Man Whose Dreams Came True, The Players and the Game,The Plot Against Roger Rider, Sweet Adelaide, The Detling Murders anche come The Detling Secret; compare anche nelle storie The Man Who Hated Television: And other stories, Did Sherlock Holmes Meet Hercule), Sheridan Haynes (A Three Pipe Problem, The Kentish Manor Murders); nei suoi racconti, Francis Quarles (Murder! Murder!, Francis Quarles Investigates, The Detections of Francis Quarles. Il suo primo romanzo, “The Immaterial Murder Case”, pur essendo stato pubblicato nel 1945, in realtà pare fosse stato scritto parecchio prima: è un classico romanzo scritto “alla Carr”, con tanto di mappa ed elenco di orari, insomma un classico Whodunnit, parecchio complicato pare, in cui il filo logico è assai arduo da seguire, segno di uno stile ancora là da venire, ma che presenta una serie intricata di indizi che solo una soluzione logica potrà dipanare. In questo, come pure negli altri due romanzi che seguiranno, la figura del detective è incarnata non da persona estranea alla polizia, com’è per es. il carriano Fell, o il christiano Poirot, ma, seguendo invece l’esempio di altri autori britannici del tempo, dall’Ispettore Bland.
Julian Gustave Symons : scrittore e critico, amato e odiato
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