Perché pubblicare - e leggere - opere letterarie incentrate sul fantastico, scritte in epoca vittoriana? Con questo interrogativo si è aperta la discussione su questo affascinante mondo parallelo, quello del sogno, dei mondi “altri “ e contigui, dell’ingenuità, focus dell’incontro “Letteratura fantastica vittoriana” organizzata da Miraviglia editore presso la Biblioteca delle Arti di Reggio Emilia. “Oggi, come allora, siamo immersi nel materialismo e nell’utilitarismo. Ciò che non ha un prezzo e non è monetizzabile non ha alcun valore per l’uomo contemporaneo. Cercare altri ideali, altri punti di vista è un modo per riprendersi una nuova umanità, dare di nuovo un volto alla vita, all’animo, a tutto ciò che è invisibile agli occhi”. Con queste parole Benedetta Reverberi, editore di Miraviglia, ha dato la parola a Luca Manini docente di Lingua e Letteratura inglese presso il Liceo Linguistico “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia e professore specializzato in letteratura vittoriana e del rinascimento. “Proprio perché l’epoca vittoriana fu epoca di estremo materialismo, che dava spazio solo al positivismo e alla razionalità, alcuni pensatori individuarono un’altra strada, più intima, per rimettersi in contatto con una parte poco considerata di sè e del mondo. In un’epoca in cui il sogno era una perdita di tempo c’è chi, come Margaret Oliphant, splendida autrice de Una piccola pellegrina nel mondo invisibile, raccoglie a piene mani dalla propria immaginazione, preferendo il sentimento e la fantasia come atti conoscitivi. Di cosa ci parlano tutti questi autori? Di una soglia sconosciuta ai più, di un superamento del limite, di un flusso malcelato di vitalità che scorre al nostro fianco ogni giorno, senza che noi - o i mezzi razionali che dovrebbero far breccia nel non-conosciuto - ce ne accorgiamo”. Tanti gli appassionati, soprattutto di letteratura inglese, ad aver partecipato all’incontro. “Scrooge, il conosciutissimo protagonista del Canto di Natale dickensiano, è forse il personaggio più adatto a tracciare il profilo di questa alterità. Avaro, proiettato verso il denaro e incapace di amare si schiude alla vita grazie all’intervento dei fantasmi del Natale che gli indicano un’altra via, un altro mondo. Ed è proprio un nuovo punto di vista quello proposto da un altro autore vittoriano Jaroslav Hasek ne Il mio commercio di cani – il mondo degli animali (Miraviglia editore): il reale visto attraverso gli occhi di un cane, capaci di essere per noi un filtro, una finestra su ciò che spesso non sappiamo vedere e riconoscere. Ed è un mondo solo intravisto quello su cui questi autori si concentrano, spesso attraverso l’artificio della caduta. L’Alice di Carroll arriva nel suo Mondo delle Meraviglie cadendo in una buca. Così come il protagonista de La terra cava di William Morris o quello de La razza che verrà, di Edward Bulwer Lytton (Miraviglia editore) che arriva a conoscere, proprio grazie ad una caduta, un mondo superiore, dove diventa a lui chiaro il cammino della razza umana verso una conoscenza antica. La caduta è elemento importante della produzione vittoriana e rappresenta un momento di conoscenza, incontro, comprensione e scambio di idee, ben lontana dall’idea “cristiana” di caduta, correlata ad un peggioramento della propria condizione (si pensi alla caduta dal paradiso o alla caduta di Lucifero)”. Cosa quindi ci possono dare le letture fantastiche vittoriane? “Un senso moderno della paura - risponde Benedetta Reverberi - uno stimolo a vedere oltre le risposte che crediamo di avere”. L’incontro si è chiuso con un’immagine molto forte e potente, capace di lasciare il pubblico in silenzio. La lettura, da parte del professor

Manini, delle ultime parole de La Piccola Pellegrina, che giunge alla vita vera attraverso una sorta di rinascita “al contrario”: un suono flebile e lontano, un respiro su tutta la terra, un richiamo forte e ubiquo per chi riesce a vedere l’invisibile.

A proposito di epoca vittoriana, anticipiamo agli abbonati alla nostra rivista Sherlock Magazine, che dal prossimo numero inizieranno una serie di articoli incentrati sull'editoria vittoriana, includendo ovviamente anche la celeberrima Strand Magazine. Per chi non fosse ancora abbonato, consigliamo di approfittare della campagna abbonamenti - a un prezzo speciale solo ancora per poco tempo - di 6 numeri a 30 euro, spedizione inclusa: www.delosstore.it/abbonamenti/scheda.php?id=34504