Sabato 13 alla Libreria Coop, attrezzata, bella e spaziosa, nel cuore di Torino, in una sala piena di persone, è stato presentato il volume L’incubo ha mille occhi. Nel libro sono stati raccolti, a cura di Riccardo Valla e Antonino Fazio, diversi saggi che espongono i vari punti di vista di diversi studiosi in merito a quell’universo poco esplorato che è stata la narrativa di Cornell Woolrich.
Era dal 1986, anno di uscita del volume Nero su Nero. Tutto su Cornell Woolrich (supplemento all'Omnibus Mondadori Appuntamenti in nero) che non vedeva la luce un libro dedicato al grande autore americano, maestro del Noir, le cui storie angosciose e piene di suspense hanno tenuto col fiato sospeso generazioni di lettori.
La raccolta di saggi critici approntata da Riccardo Valla e Antonino Fazio mette insieme i punti di vista di diversi studiosi e appassionati, che esplorano l'universo narrativo woolrichiano in tutte le sue pieghe, sfumature e sfaccettature, per comporre un quadro d'insieme, la cui complessità non mancherà di apparire al lettore nella sua correlazione con la personalità altrettanto complessa e variegata del Woolrich uomo e scrittore.
Abbiamo così modo di vedere Woolrich sotto il profilo dello scrittore pulp (Riccardo Gramantieri), dell'interprete atipico del noir classico (Salvatore Proietti) dell'autore di mystery (Igor Longo). Giuseppe Lippi, oltre ad offrirci un inedito confronto tra Woolrich e Rex Stout, tratta in particolare gli aspetti, nella narrativa di Woolrich, che lo qualificano come scrittore del terrore o del soprannaturale. Alessandro Fambrini analizza la sua tendenza a costruire scene basate sulla percezione visiva, e Giuseppe Panella prende in esame l'ambiente metropolitano, descritto da Woolrich come luogo dell'incubo. Antonella Liscio parla delle donne che compaiono nelle sue storie, mentre Bruno Vitiello individua le tipologie fondamentali entro le quali possono essere fatti rientrare i suoi personaggi femminili.
Antonino Fazio, autore anche di un articolo biografico, parla dell'angoscia esistenziale di Woolrich, e analizza le diverse modalità con cui egli la rappresenta nelle sue storie. Riccardo Valla, a sua volta, mette in luce come, in Woolrich, l'evenienza del delitto è il modo in cui il Fato interviene per negare agli umani la loro aspirazione alla felicità.
Completano il volume una cronologia e una filmografia (a cura di Riccardo Gramantieri) e la bibliografia in italiano (a cura di Antonino Fazio).
Ed ecco una breve scheda dei due curatori:
Riccardo Valla nasce a Torino, nel 1942, e studia al Politecnico. Inizia a lavorare come redattore scientifico per Boringhieri e in seguito lavora come direttore editoriale per la Editrice Nord, come consulente per la TEA e come redattore e traduttore per la Fondazione Agnelli. Come giornalista, ha collaborato per Stampa Sera e Tuttolibri e con il quotidiano in rete Cronache.it. Recentemente ha collaborato con l'Avanti e la rivista web dello scrittore Valerio Evangelisti, Carmilla on line. Con Il coccige da Vinci, parodia irriverente del più noto Il Codice da Vinci, ha vinto il Premio Italia 2006 per il miglior romanzo (breve) fantastico.
I suoi scritti sono disponibili sul suo blog: http://ric-rabbit.splinder.com/
Antonino Fazio è nato in Sicilia nel 1947, si è trasferito nel 1969 a Torino, dove si è laureato in filosofia e in psicologia, e dove lavora come direttore didattico. Suoi racconti e articoli sono apparsi in: The Time Machine, Futuro Europa, Nova sf*, Aleph, Robot, Urania, If, Il mistero dell'ottavo piano, Next Station. La sua antologia CyClone (Perseo Libri, 2005) è entrata nella finale del Premio Italia. Con il romanzo Strategie di sopravvivenza, attualmente inedito, è arrivato in finale al Premio Urania.
AA.VV. - L'incubo ha mille occhi, a cura di Antonino Fazio e Riccardo Valla
Elara, collana La Biblioteca di Alessandria, pagg. 240, euro 30,00
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