In questi giorni in libreria un nuovo romanzo dello scrittore tedesco Bernhard Schlink che con il titolo Il fine settimana (Das Wochenende, 2008) ne lquale ci presenta una situazione attuale come la grazia concessa dal capo dello stato tedesco a un ex terrorista della RAF, il famoso gruppo terrorista.

Jorg ottiene la grazia dopo aver passato in carcere vent’anni e il giorno della liberazione è in trepida attesa, fuori della prigione, sua sorella Christiane.

Per Jorg, al suo primo fine settimana da uomo libro la sorella ha organizzato un incontro con i suoi vecchi compagni che nel passato divisero con lui gli stessi ideali che poi lo portarono in carcere.

L’incontro avverrà in una villa isolata, senza la presenza di estranei.

Per gli “altri” compagni la vita è continuata e ognuno di loro ormai è ben inseriti in quella società che un tempo volevano combattere e cambiare dalle fondamenta in quanto corrotta e ingiusta.

Le speranze della sorella di una riunione di amici che possono ritrovarsi e ritrovare quella unità di intenti, non si realizzeranno, il passato incombe su di loro e qualche segreto è rimasto.

 

 

L’autore:

 

Bernhard Schlink è nato nel 1944 presso Bielefeld, è laureato in giurisprudenza, e prima di diventare scrittore ha esercitato la professione di giudice presso la corte Costituzionale Federale ed è stato professore di Diritto e Filosofia presso la Humboldt Universität di Berlino, dove attualmente vive, quando non soggiorna a New York.

Ha iniziato scrivendo romanzi gialli, ma il grande successo è arrivato con il romanzo A voce alta (Garzanti, 1996), tradotto in 37 lingue e a lungo ai vertici delle classifi­che di vendita nel mondo intero, ha vin­to numerosi premi: Hans-Fallada-Preis e WELT-Literaturpreis in Germania, Pre­mio Grinzane Cavour in Italia, Prix Laure Bataillon in Francia.

Tra gli altri suoi libri, editi in Italia da Garzanti, la raccolta di racconti Fughe d'amore (2002) e la trilo­gia poliziesca, vincitrice di numerosi pre­mi: I conti del passato (con Walter Popp, 1999), L'inganno di Selb (2003, Deutscher Krimi Preis), L'omicidio di Selb (2004, Pre­mio Glauser), oltre al romanzo La nostal­gia del ritorno (2007).

 

 

la “quarta”:

 

Manca poco alle sette del mattino e un pallido sole sta sorgendo sul vecchio car­cere di arenaria. Christiane è già davanti al portone e aspetta il prossimo rintocco del­le campane della vicina chiesa. Dopo più di vent'anni passati dietro le sbarre, suo fratello Jòrg è stato infine gra­ziato dal presidente della repubblica tede­sca e sta per uscire di prigione. Per il suo primo fine settimana di libertà, Christia­ne ha organizzato una rimpatriata con i vecchi amici e compagni di lotta in una grande casa di campagna vicino Berlino. Perché Jòrg è un vecchio terrorista della raf, l'organizzazione clandestina armata di stampo leninista, e adesso ha bisogno d'aiuto per reinserirsi nella società. Per tutti gli altri la vita è andata avanti, c'è chi è diventato giornalista, chi avvocato, chi vescovo di una chiesa locale, chi inse­gnante, ma l'eco dei giorni passati è anco­ra persistente. E la breve vacanza, che Christiane aveva sperato potesse essere riappacificatrice e catartica, risulterà una dura prova per ognuno di loro. Cosa resta del passato? Solo paure, sogni e men­zogne? Riusciranno a dominarli? O non saranno nemmeno capaci di parlarne?

 

 

Il fine settimana di Bernhard Schlink (Das Wochenende, 2008)

Traduzione Vito Punzi, Garzanti, collana Nuova Biblioteca Garzanti 83, pagg. 206, euro 16,60

ISBN 978-88-11-68364-3