Siamo alla quarta avventura di Stephanie Plum, che nel romanzo Non dire quattro (Four to Score, 1998) continua a voler fare la cacciatrice di taglie e continua a cacciarsi nei guai.
Come abbiamo già constatato tutti i romanzi della scrittrice Janet Evanovich sono contrassegnati da un numero progressivo e la serie dedicata a Stephanie Plum è attualmente arrivata al numero quattordici.
La protagonista è una ragazza carina, che trovandosi disoccupata cerca qualsiasi lavoro e da incosciente accetta di lavorare per una agenzia di cauzioni. Lei è inadatta a questo lavoro e riesce a trovarsi nei guai ad ogni incarico. A una “storia” con Joe Morelli, un agente di polizia che piace a molte altre ragazze ed ora deve rintracciare una ragazza libera su cauzione.
Sembra, come al solito, un lavoretto facilissimo ma come al solito le cose si complicheranno anche per l’intervento di una sua rivale in amore assunta anche lei dall’agenzia di recupero cauzioni.
Janet Evanovich è nata nel 1943 a South River nel New Jersey. Dopo gli studi a tentato di diventare scrittrice senza successo e allora si è adattata a fare vari lavori sino al giorno in cui un editore si interessò a un suo vecchio romanzo rosa. Dopo averne pubblicati dodici ha deciso di cambiare registro ed è passata al giallo.
In poco tempo i suoi romanzi sono diventati dei best seller, i quattrodici volumi della serie usciti finora, hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
un brano:
«Sally è una drag queen» spiegai a mia nonna.
«Ma va'?» disse lei. «Volevo tanto conoscerne una. Mi sono sempre chiesta una cosa:
dove lo mettete il dingdong quando vi vestite da donna?»
«Bisogna indossare mutandine speciali per nasconderlo dentro».
Guardammo tutte il rigonfiamento sul vestito di Sally, all'altezza del basso ventre.
«Embe'?» disse Sally. «A me fanno venire il prurito».
la “quarta”:
È una calda estate a Trenton, soprattutto per Stephanie Plum, cacciatrice di taglie, non bella ma sexy, non coraggiosa ma incosciente: un'antieroina con un fantastico fiuto per i guai. E questa volta di guai in cui ficcarsi ce ne sono fin troppi, anche se il caso sembra piuttosto semplice. È sparita una ragazza, Maxine Nowocki, libera su cauzione dopo l'accusa di aver rubato la macchina del fidanzato. Sembrerebbe una banale lite tra innamorati, se il fidanzato non cominciasse a ricevere messaggi minatori cifrati... Per fortuna Stephanie può contare sull'appoggio di Lula, ex prostituta mastodontica con una predilezione per le armi di grosso calibro, e di Salvatore alias Sally Sweet, un chitarrista transessuale, grande esperto di enigmistica. Peccato però che l'agenzia di recupero cauzioni abbia deciso di assumere anche Joyce Barnhardt, storica rivale di Stephanie, specialista nel rovinare matrimoni. Proprio ora che l'agente di polizia Joe Morelli sembrava deciso a dare una svolta alla sua storia con Stephanie... Ancora una volta Janet Evanovich fa centro con il suo riuscitissimo mix di tensione, colpi di scena e ironia, che le ha fatto conquistare cinquanta milioni di lettori nel mondo.
Non dire quattro di Janet Evanovich (Four to Score, 1998)
Traduzione Andrea Carlo Cappi, Salani Editore, pagg. 314, euro 16,80)
ISBN 978-88-6256-148-8
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