Compie 80 anni la collana editoriale che ha impresso il proprio nome ad un intero genere letterario. Già, perchè se in Italia - e solo in Italia - riferendosi ad un romanzo poliziesco si parla di “giallo”, lo si deve proprio a questa fortunatissima serie di libri dalla copertina color giallo, inaugurata nel lontano 1929 dall’editore Mondadori.
La collana nacque per iniziativa di Lorenzo Montano e trovò terreno fertile nella visione imprenditoriale di Arnoldo Mondadori, il fondatore della casa editrice di Segrate, all’epoca intenzionato ad ampliare il suo catalogo con una robusta iniezione di autori stranieri.
Fu così che nel 1929 uscì il primo volume della collana: si trattava di un romanzo di S.S. Van Dine dal titolo La strana morte del signor Benson. Questa prima serie dei gialli Mondadori si chiamava “I libri Gialli” e durò fino al 1941. Dopo la sospensione delle pubblicazioni decisa dal Miniculpop tra il 1941 e il 1945, la collana riprese con rinnovato slancio nell’aprile del 1946 con il titolo di “I Gialli Mondadori”, successivamente trasformato in “Il Giallo Mondadori”. La scelta dell’edicola quale canale disributivo, compiuta nell’immediato dopoguerra, ne facilitò la diffusione presso il grande pubblico e presso tutti gli strati sociali.
Ad oggi si contano quasi 3000 numeri della sola collana iniziata nel 1946; a questi vanno aggiunti i 266 numeri pubblicati tra il 1929 e il 1941, più i tantissimi volumi dati alle stampe per conto dei vari supplementi e collane parallele che si sono succeduti nel corso degli anni.
Tratto distintivo di tutti i gialli Mondadori fin dal numero 1 di quel lontano 1929: il colore giallo delle copertine. Grazie ad esso, si diffuse l’abitudine di designare come “giallo” ogni romanzo di genere poliziesco. Un neologismo che ben presto diventò di uso comune.
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