Charlie Crews, il detective più originale e anticonformista della tv, è tornato su Joi con “Life”, ogni mercoledì in prima serata. La missione di Crews nei 22 episodi della seconda stagione sarà ancora quella di scoprire i responsabili della cospirazione che lo hanno privato di 12 anni di vita e in più dovrà impegnarsi nel risolvere casi più complicati per risparmiare ad altri innocenti il suo destino. Accusato ingiustamente di un triplice omicidio, dopo 12 anni di prigione in un carcere di massima sicurezza, viene scagionato e torna in polizia come detective, molto più ricco, grazie a un risarcimento milionario, ma anche completamente solo, abbandonato da amici e familiari. Dopo una lunga e complicata indagine, alla fine della prima serie, Crews riesce a trovare il responsabile degli efferati omicidi, Kyle Hollis (Titus Welliver). Ma quella che sembra la conclusione della vicenda non è altro che l’inizio di una caccia all’uomo ben più vasta. Infatti il detective si renderà presto conto che l’uomo che ha commesso i delitti non è altro che un mero esecutore, la punta di un iceberg che nasconde un piano ben più ampio. Un sistema corrotto alle radici, che coinvolge personaggi molto influenti e che non risparmia ex-poliziotti, FBI e mafia russa. Solo scoprendo la verità e consegnando alla giustizia i responsabili, Charlie Crews potrà finalmente ritornare alla Vita (Life)…
Il detective Charlie Crews (Damian Lewis) è un personaggio assolutamente geniale, anticonformista, con un metodo d’indagine originale e bizzarro, dotato di un inconsueto spirito d’osservazione che lo aiuta a risolvere i casi. Crews è un uomo profondamente segnato dall’esperienza della prigione, che lo ha reso fragile, ma lo ha anche fatto maturare avvicinandolo alla filosofia Zen, attraverso cui controlla rabbia e amarezza. È un antieroe costretto suo malgrado a stare in un sistema in cui non si riconosce. “Variety”, la Bibbia dello spettacolo Usa, lo ha descritto come “il nuovo House, per la naturalezza con cui riesce a mettere a disagio le persone che lo circondano” e un “moderno Conte di Monte Cristo alla ricerca del riscatto”. In questa stagione ci saranno novità anche nella vita privata del detective. La prima riguarda il ritorno di fiamma con la ex-moglie, interpretata da Jennifer Siebel. Poi Crews dovrà occuparsi della ragazzina che è l’unica superstite del massacro di cui è stato accusato anni prima, ancora sconvolta e traumatizzata per ciò che ha visto. Crews lavora sempre in coppia con la collega Dani Reese (Sarah Shahi), dura e determinata, con un passato segnato da problemi di droga e alcol. I due dopo un’iniziale diffidenza hanno trovato un certo equilibrio, basato sul rispetto delle reciproche differenze. Tra le novità di quest’anno un nuovo e “insospettabile” amore, che la renderà vulnerabile e incline a cedere alle vecchie cattive abitudini. A mettere ancora più in crisi la ragazza, si aggiungerà poi il drammatico confronto con il padre, Jack Reese, ex poliziotto stimato da tutti, ma coinvolto nel complotto contro Crews.
Una new entry della seconda stagione è il Capitano Kevin Tidwell (Donald Logue, già visto in “The Pratice” e “E.R.”), nuovo capo del Dipartimento Omicidi di Los Angeles, diretto superiore della coppia Crews - Reese. Originario di New York è un tipo molto alla mano, ma sa essere estremamente serio quando è necessario. Ha un numero non precisato di ex mogli, la capacità di dire sempre la cosa più inappropriata al momento sbagliato, ma in qualche modo riuscirà a far breccia nella dura scorza della bella detective Reese. Dalla parte di Crews c’è anche Ted Early (interpretato “magnificamente”, secondo Variety, da Adam Arkin, storico protagonista di “Chigaco Hope” dal 1994 al 2000), un ex consulente finanziario conosciuto in galera dove ha scontato una condanna per insider-trading e che ora si occupa di gestire il lauto risarcimento dello Stato per gli anni trascorsi in carcere. Ted è l’unico che capisce veramente Crews, perché ha condiviso con lui l’esperienza della prigione: sono come due veterani di guerra che, ritornati alla vita normale, si sentono disadattati e isolati rispetto alla realtà che hanno intorno, perché difficilmente qualcuno potrà comprendere quello che hanno passato.
Indagando sempre più in profondità circa il complotto di cui è stato vittima, Crews s’imbatterà in un mondo dove la corruzione è dilagante, tra vecchie conoscenze come Jack Reese (Victor Rivers), padre della sua collega, nonché uno degli orchestratori della cospirazione, e nuovi e potenti nemici, come lo spietato boss della mafia russa, Roman Nevikov (Garret Dillahunt). La serie in America è attualmente in onda sulla NBC e nella puntata d’esordio ha raggiunto punte di 7 milioni di spettatori, attestandosi poi su una media di quasi 6 milioni di spettatori a puntata. “Life” è una produzione Universal Media Studios. Rand Ravich è ideatore e produttore esecutivo; Far Shariat e Dan Sackheim sono gli altri produttori esecutivi.
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