Continuano le uscite di gialli d’annata nella interessante collana I Bassotti che ha come scopo quello di ripresentare e anche presentare per la prima volta dei gialli scritti in una epoca che possiamo definire d’oro per la narrativa mystery e cioè gli anni tra il 1920 e il 1940.
Sono due i volumi usciti in libreria in questi giorni. Sono:
- Sotto la neve di Jefferson Farjeon
Per rimanere in clima natalizio e pieno di neve come sta accadendo praticamente in tutti Italia ecco un romanzo che prende l’avvio da una fortissima nevicata che blocca il viaggio di un treno, con alcuni passeggeri che nel tentativo di raggiungere una stazione, smarriscono la strada e si ritrovano ad entrare in una villa, apparentemente disabitata ma ci sono motivi che stranamente, forse erano attesi. Un giallo inedito, scritto nel 1937 ma ancora fresco e attuale oggi.
Jefferson Farjeon (1883 – 1955) nato a Londra, fu autore prolifico, pubblicò il suo primo romanzo nel 1924 e in trent’anni di attività scrisse circa ottanta romanzi in prevalenza gialli con una grande capacità di ideare trame ingegnose e personaggi intriganti.
la “quarta”:
È la vigilia di Natale e durante una tempesta di neve un treno viene bloccato in aperta campagna. Alcuni passeggeri, stanchi di aspettare, decidono di raggiungere a piedi la stazione più vicina, ma smarriscono la strada e soio dopo molto girovagare, e ormai allo stremo delle forze, trovano rifugio in una villa isolata, Al suo interno non c’è nessuno, eppure il camino è acceso e la tavola è apparecchiata per il tè. In cucina il bollitore è sul fuoco e, curiosamente, c’è un coltello sul pavimento. Mentre i nuovi arrivati cercano di organizzarsi, alla villa giungono un anziano passeggero del treno, che mostrerà di possedere straordinarie capacità deduttive, e uno strano figuro che si fa chiamare Smith e che ha tutta l’aria di essere un avanzo di galera. Ma le sorprese non sono finite: viene trovata una lettera dal significato oscuro, la porta di una camera — che non può che essere vuota — si apre e si chiude come se dentro ci fosse qualcuno, e durante una spedizione esplorativa all’esterno, sotto la neve che continua a cadere sempre più fitta, viene rinvenuto...
- La casa fantasma di May e Jacques Futrelle
Jacques Futrelle (1875 – 1912) era nato in Georgia, di professione giornalista e scrittore creò un personaggio che piacque moltissimo all’epoca, il professore Van Dusen detto la Macchina Pensante per la sua capacità di trattare qualsiasi problema come un’equazione matematica.
Morì molto giovane in quanto passeggero del Titanic.
la “quarta”:
Nel 1907 May Futrelle presentò alla Associated Sunday Newspapers, che realizzava supplementi domenicali per vari quotidiani, una storia di fantasmi dal titolo The Grinning God. Fu accettata, ma il responsabile della redazione suggerì che fosse seguita da un altro racconto, questa volta scritto dal marito Jacques Futrelle — autore già allora di grande successo — nel quale veniva fornita la spiegazione razionale degli eventi soprannaturali da lei narrati. Il solutore del mistero non poteva che essere il professor Van Dusen, il geniale protagonista delle storie di Futrelle soprannominato “la Macchina Pensante” per la sua capacità di trattare qualunque problema come un’equazione matematica. E infatti nel secondo racconto, The House that Was, il professor Van Dusen riuscirà a spiegare come una strada e una casa possano essere scomparse come se non fossero mai esistite, come un essere in carne e ossa possa comportarsi come se fosse un fantasma e come un piccolo oggetto di avorio, un idolo accovacciato che sogghigna, possa essere la chiave di tutto e portare in una sola notte un giovane e brillante uomo sull’orlo della follia.
Sotto la neve di Jefferson Farjeon (Mystery in White, 1937, Traduzione Dario Pratesi, Polillo Editore, collana I Bassotti 61, pagg. 265, euro 12,90)
ISBN 978-88-8154-320-5
La casa fantasma di May e Jacques Futrelle (The Grinning God e The House that Was, Traduzione Bruno Amato, collana I Bassotti 62, pagg. 52, euro 6,90)
ISBN 978-88-8154-321-2
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