E’ in libreria già da qualche tempo il romanzo L’uomo che leggeva le stelle (Le Chemin de Nostradamus, 2007) scritto dalla coppia, anche nella vita, formata da Dominique e Jérome Nobecourt.

E’ la storia romanzata di un uomo che ancora oggi muove attorno al suo nome un grande interesse: Michel de Nostradame ma universalmente conosciuto come Nostradamus.

Non è una biografia, ma un romanzo che ha molte sfaccettature: epico, storico, esoterico e anche giallo per i tanti avvenimenti misteriosi della sua vita tra tradimenti, intrighi e molto altro.

Nel romanzo l’argomento delle sue profezie viene in effetti  citato ma gli autori hanno voluto porre l’accento sull’uomo fatto di sangue e di passioni, della sua straordinaria vita. Un uomo definito da molti “mago”.

 

L’autore:

 

Jéròme Nobécourt è traduttore, romanziere, scenografo, da sempre appassionato di viaggi, per capire le tradizioni, i culti, gli insegnamenti esoterici delle antiche civiltà. Da diciotto anni è sposato con Dominique Nobécourt, viaggiatrice e musicologa che per molti anni ha seguito la carriera internazionale di Demis Roussos in qualità di produttore. Da due anni Dominique e Jéròme vivono proprio a Saint-Rémyde-Provence, dove è nato Nostradamus.

 

 

Un brano del romanzo:

 

....«Cosa può fare una regina contro un mago dai poteri sovrumani» chiese Caterina de Medici a Nostradamus.  Egli sorrise, distante.

«Simili poteri non appartengono a me, bensì a un mago che non vuol essere forzato. Quell’entità suprema è al lavoro, lasciamola fare Condurrà gli uommi alla conoscenza della verità. Un giorno, se avranno la pazienza di vivere »

«Chi sarebbe questo mago»

«Il Tempo, di cui noi siamo i giocattoli »

«Siamo davvero così insigmficanti»

«Al contrario, madame. Possediamo l’unico filtro veramente magico che ci permette di collegare l’alto e il basso e di essere in armonia con l’universo » «Mi rivelereste questo gran segreto» mormorò lei. «L’amore, madame Voler amare ».

«Ho un ultimo favore da chiedervi»

Avvicinatasi alla propria biblioteca, ne estrasse una copia delle Centurie

«Ecco qui, maestro So che mi avete dedicato parecchie opere, ma si trattava di  un obbligo. Vorrei qui poche parole vergate di vostro pugno, qualcosa che non sia dettato dalla deferenza».

Ripensando un istante al cammino percorso e àlla sorte di quelli che «tante volte lo avevano fatto morto», Nostradamus scrisse:

Immortale io sarò, da vivo e morente e più ancora dopo la mia morte il mio nome vivrà su tutta la terra......

 

ed ecco la quarta di copertina:

 

Nel 1533, all’età di trent’anni, Michel de Nostradame è un medico e un astrologo stimato, ma anche temuto per le sue straordinarie facoltà: sospettato di eresia, trova rifugio a Saint-Rémy-de-Provence dal nonno Jean, gran maestro in scienze occulte dove, al sicuro, prosegue i suoi studi e le sue ricerche lontano dalla follia assassina degli inquisitori. Ma la pace dura poco: Ochoa, un monaco mistico e sanguinano, che accusa Michel di stregoneria, lo rintraccia e ferisce mortalmente Jean. Prima di morire, costui svela a Michel il segreto che la sua famiglia custodisce da generazioni: i Nostradame discendono dalla tribù israelita degli Issachar, custodi degli arcani sul destino dell’umanità. E il nome testimonia la loro missione: «Nostra Damus», «noi diamo ciò che possediamo». Infine gli affida i libri della Qabbalah, dove Michel potrà trovare saggezza e conoscenza.

Michel torna a Parigi dove si perfeziona in scienze legali e scienze occulte, ma non per questo trascura di immergersi in una capitale in pieno Rinascimento sotto il regno di Francesco I, e negli ambienti di corte. Conosce Jacques de Saint-André, cugino della famiglia reale ed ex precettore del Delfino, che lo introduce ai potenti del regno e in particolare alla giovane Caterina de’ Medici. Michel si innamora perdutamente di Marie, figlia del barone d’Hallencourt, intransigente persecutore di eretici. Ma, forte del suo amore, Michel non vede nulla dei pericoli, della gelosia, dei tradimenti e delle meschinità degli uomini che lo circondano. Così come ignora che nel suo stato, solo, nuovamente in fuga e ferito, i suoi doni si manifesteranno in tutta la loro potenza, permettendogli, dopo un anno di esilio e di fuga, di tornare a Parigi, sano e salvo e trionfatore sui suoi nemici.

 

L’uomo che leggeva le stelle di Dominique e Jérome Nobécourt (Le Chemin de Nostradamus, 2007, Traduzione Valeria Galassi, Editrice Corbaccio, collana Narratori Corbaccio, pagg. 492, euro 18,60)

ISBN 978-88-7972-980-2