La casa editrice La Nuova Frontiera presenta il romanzo Un cielo troppo blu, un’altra avventura dell’ispettore Jaime Ramos, personaggio dovuto alla penna di Francisco José Viegas.
Lo scorso anno era stato pubblicato un altro romanzo con lo stesso protagonista, era Lontano da Manaus e in quella occasione abbiamo avuto il piacere di leggere e apprezzare le caratteristiche salienti del protagonista: fumatore incallito di sigari, fanatico del Porto (squadra di calcio soprattutto, oltre che liquore), ama la buona cucina, le donne ed è un uomo un poco malinconico e disilluso.Conduce le sue indagini in maniera del tutto personale, ma i risultati gli danno ragione.
Ora si trova a dover condurre una indagine in un momento che preferirebbe fare altro, perchè siamo in estate e lui sta programmando le ferie, la sua compagna si è messa a dieta (mettendo indirettamente a dieta anche lui, quindi), e il suo capo gli telefona perché si occupi di questo morto il più discretamente possibile, perché è figlio di un dirigente ministeriale. La vittima è stata trovata nel bagagliaio della sua automobile, in passato è stato un militante comunista, ora era un pubblicitario di successo. Era appena rientrato in Portogallo da un viaggio nel Messico e a Cuba, dove era stato visto con una donna molto bella. Prima di morire era stato in un locale di strip tease con due donne.
L’autore:
Francisco José Viegas è nato a Vila Nova de Foz Côa, in Portogallo, nel 1962.
È stato professore universitario e attualmente dirige il mensile culturale Ler. Responsabile editoriale della collana di gialli della casa editrice Bertrand nonché direttore della Casa Fernando Pessoa di Lisbona, è oggi uno dei più autorevoli critici gastronomici portoghesi. Ha lavorato per la radio e per la televisione, curando e conducendo numerosi programmi culturali.
Autore poliedrico, ha pubblicato raccolte di poesie, reportage letterari, diari di viaggio e romanzi tra cui spiccano quelli dedicati alle indagini dell’ispettore Jaime Ramos.
Questo romanzo è del 1995 e precede di circa dieci anni Lontano da Manaus
Un brano iniziale del romanzo:
Guardò il corpo steso sul tavolo ancora una volta, sapendo che sarebbe stata l'ultima - ma con il presentimento che quelle immagini sarebbero ritornate finché l'incubo non fosse finito, e ci sarebbe voluto molto tempo. Tanto tempo che, quando quel giorno fosse giunto, non si sarebbe ricordato di quando tutto era cominciato e lui era stato chiamato a guardare quello stesso corpo che, ora, era vestito e riposto nel portabagagli di una macchina abbandonata vicino al fiume.
Adesso, il corpo gli era quasi indifferente e, nonostante non facesse parte del suo lavoro mettersi ad analizzare i cadaveri in osservazione, preferì tornare nella sala dell'obitorio per un'ultima visita prima che fosse consegnato alle cure di chi l'avesse richiesto. Aveva già preso nota di tutto quello che gli interessava: chi era venuto a riconoscere quello che restava del corpo e i dati fondamentali del referto medico stilato alla fine della giornata
Ecco la quarta di copertina:
Un cadavere in un bagagliaio, una macchina abbandonata sulla provinciale e l’estate che avanza. Amélia, Aurora, Lia, Victoria: questa è una storia di donne e di vendette. E magari non ha nulla a che vedere con ciò che Jaime Ramos ha sempre fatto: occuparsi dei morti e inseguire i vivi. Potrebbe essere una faccenda semplice. Non c’entra neanche la politica o la droga. Si tratta solo di fare un favore a qualcuno del Ministero. Un’indagine accurata, rapida e discreta. Una missione facile, forse, se solo Ramos non considerasse l’ottimismo il peggior difetto degli uomini ridicoli. Però c’è bisogno che se ne occupi il miglior ispettore della polizia di Porto. Anche se fa molto caldo e il campionato è quasi finito, anche se Rosa ha cominciato la sua dieta e Jaime Ramos sarà costretto a seminare la nostalgia, che inesorabile lo aspetta a Cuba travestita da rivoluzione, e la malinconia di un amore che lo farà sentire vecchio e stupido. Quasi vecchio e stupido.
Un cielo troppo blu di Francisco José Viegas (Um céu demasiado azul, 1995, Traduzione Serena Magi,
La Nuova Frontiera, collana Liberamente, pagg. 274, euro 17,00)
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