Louly e Pretty Boy di Elmore Leonard: questa storia di Loli Ringhe e m’ha ‘orpito parecchio, piccinina santa, co’ qui mascarzone di Ciarli Froidde che ne ‘ombina di tutti i ‘olori e sposa la su’ ‘ugina Ruby che poi lo lascia. E Loli si mette co’ Gioe Ianghe anche lui un disgraziato maledetto. Ma lei c’ha sempre ni capo questo benedetto Froidde e la ‘osa un po’ che anda’ male. Speciarmente a Gioe…

Voto 8.

La dieta a piste (ovvero come perdere un sacco di chili e cambiare la tua vita in un weehend) di Laura Lippman: dico la verità, un titolo così lungo mi aveva innervosito. E anche l’inizio m’era sembrato un po’ noioso con queste due fighette strullette a vole’ pe’ forza dimagri’ colla cocaina. Un andamento piatto che però s’è risollevato quasi inaspettatamente nel finale con questa che racconta e che se l’è legata a’ i’ dito. E quando una ragazza e se la lega a’ i’ dito e può succede’ di tutto. Anche di ritrovassi in fondo a un burrone.

Voto 8.

Improvvisazione di Ed McBain: Perché non ammazziamo qualcuno? Questa frase diventerà famosa, caro Mabbaine. Almeno in questa scuola. Troppo forte. E questo ingenuo di Will ci ‘asca in pieno tra Jessica e Susan, du’ birbe che te le raccomando. Quanto siamo bischeri noi maschietti!

Voto 10.

Il dono di Mike MacLean: Timeo Danaos et dona ferentes dicevano i troiani. E un’ebbero mi’a tutti i torti che ci rimisero la loro città. E qui questo Dillone Liri si vede arriva’ un pacco co’ un cappello dentro. Un bel regalo da parte di…ora un mi ri’ordo che è morto e gli lascia ‘ampo libero pe’ le su’ attività delinquentesche. Ma quando si mette i’ cappello e so’ ‘azzi amari.

Voto 7.

Karma di Walter Mosley: lunghino questo racconto e incasinatino. E c’è la storia di Leonidde Gille che fa l’investigatore privato e è incasinato in una rapina e deve scopri’ anche se i fidanzato della signorina Braune e gli mette le ‘orna. E’ sposato con Katrina ma ama ancora Gerte che però lo ‘aca in pieno. E c’è di mezzo una vecchia vendetta. Insomma questo racconto un po’ino m’ha stressato, ti di’o la verità Valtere.

Voto 6.

Che Dio mi aiuti di Joyce Carol Oates: togo (pe’ di’ bello) i personaggio di Pitmanne che strega la piccola giovenca Lucretia. Di grosso spessore psi’ologi’o. E questa Lucretia che s’arrovella e racconta la su’ storia e l’incontro co’ Pitmanne che fa i’ poliziotto e si sposano co’ i su’ babbo che unn’è mi’a tanto d’accordo. E la presenza di marito dentro di sé cresce cresce e cresce…e si ‘apisce come andrà a finire.

Voto 8.

Smile di Emily Raboteau: un racconto breve e strano cara Emilia. L’ho riletto tre volte e un c’ho trovato gnente. Ma proprio qui sta i’ bello. Un c’è gnente eppure ti mette i’ prurito ni cervello. Con questo babbo e i’ figlio che trasportano un vecchio negro ucciso su una canoa pe’ buttallo nella palude.

Voto 7.

Ina Grove di R.T. Smith: chi ha ragione Brodi Pantere, Ina Grove o i su’ zio su’ i fatto che i Pantere ha ucciso l’omo e stuprato la ragazza? Questo è i’ dilemma di racconto. Che, praticamente, caro Smitte, e serve anche a dacci un’idea della vita di que’ tempi sulle montagne attraverso la caccia che, sempre a’ i’ Pantere, e gli dà lo sceriffo.

Voto 7.

Tirare a campare di Jeff Somers: storia di un falsario incasinato in altre storie che si barcamena con l’aiuto di particolari conoscenze, come il detettive Paulo Vilsone e l’informatore Erri. E pe’ un’esse’ incastrato e fa fori i’ Tucche. Nella media

Voto 6.

La prudenza non è mai troppa di Scott Wolven: ecco un’artro racconto stramaledettamente incasinato come i’ Karma di Valtere. E c’è Eddi Snidere, nome farso, che fa un lavoro po’o ‘hiaro e arriva la sorella di Carl che gli ha affittato la casa. E questa sorella Penni ha paura di su’ ragazzo che la cerca e poi…caro Scotte e un me lo ri’ordo più. E tu avevi a esse’ più prudente nello scrive’ questo racconto!

Voto 5.

 Bene, abbiamo finito. Ora…Fermi tutti. Che succede? I Burche c’ha la pistola e mi vole spara’? Fermatelo! Porc…Bono Burche bono, i che tu dici? Io so’ un vecchio trombone rincoglionito e un ci ‘apisco nulla ne’ racconti…Va bene, d’accordo, ma lascia sta’ la pistola, un siamo mi’a in Ameri’a via, un accordo si trova, qui da noi s’aggiusta tutto un ti preoccupa’, ha’ visto i’ Berlusca come s’è accomodato colla giustizia… I’ voto e un ti garba’? E si cambia, perché poi, ripensandoci bene i’ tu’ racconto ha delle qualità che a prima vista magari sfuggono…Che c’è, allora anche te Arrisone lo vo’ cambia’?. Un c’è probrema, lo cambio a tutti. Un dieci per uno un fa male a nessuno e si va a casa. Siete d’accordo? Bene, bravi. Domani viene un supplente. Di questi tempi un conviene mi’a fa’ i’ professore.

Conclusione: ottimo libro con alcuni racconti già conosciuti attraverso Donne pericolose a cura di Otto Penzler, Piemme 2006. E questo e umm’è garbato.

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it