“E’ vero. Un caso troppo complicato. Anche i giorni e gli orari delle morti non ci dicono nulla. Anzi, a pensarci bene, qualcosa ci dicono”.“Vedo dai suoi occhi che si è accesa una lampadina”.“Diciamo un fiammifero. Già il giorno e l’ora dei decessi può essere importante. Praticamente ci sono morti in tutti i giorni e le ore del giorno. Che ne pensa il mio nobile braccio destro?”.“Mi scusi ma l’idea è venuta a lei, non a me”.“Sì, ma la conclusione vorrei che sgorgasse limpida dalle tue labbra”.“A me francamente pare che l’assassino non abbia niente da fare”.
“Ergo?”.
“Ergo che?”.
“Dunque?”.
“Dunque, non avendo nulla da fare, o è un disoccupato o un pensionato”.
“Mai sillogismo fu più perfetto. Ecco il nostro piccolo passo in avanti. Un altro particolare che balza agli occhi è che gli omicidi si susseguono al ritmo di circa quindici giorni ciascuno, come se vi fosse un tempo preciso, quasi stabilito, per commetterli”.
“Già, non ci avevo fatto caso”.
“Forse è il tempo necessario per prepararli. Mah, direi di passare ora la parola alla nostra psicologa. Vediamo quale sarà il suo apporto. A lei la parola, sergente Sally”.
Il quale Sergente Sally se ne era stata zitta fino a quel momento ad ascoltare, tutta presa ed impettita, le elucubrazioni dei due maschietti.
“Intanto qualcosa di buono è stato detto”.
“Bontà sua, collega” rispose Manganelli con gli occhioni dolci.
“Dovere mio. Che sia un esperto di piante velenose è assodato, che abbia tutto il tempo a disposizione che vuole assodato anche questo. Idem per quanto riguarda il possibile laboratorio e la sua preferenza per vecchietti e vecchiette. Il fatto che vi siano anche persone più giovani tra le vittime può darsi sia dovuto alla necessità che non ne può fare a meno…”.
“Vuole dire che il suo obiettivo sono le persone anziane, ma che, per un motivo o l’altro in certi casi non gli è stato possibile attuarlo?”.
“Più o meno. A me pare che l’omicida sia una persona debole che vuole farci credere di essere forte. Lo dimostra il delitto di Ampugnano, la difficoltà nello strangolamento è apparsa evidente. Molto probabilmente si tratta di una persona anziana lucida e determinata. Infatti non ha lasciato segni tangibili della sua presenza nel portare avanti il suo scopo criminale. Una persona affabile, gentile e accattivante…”. Manganelli si scosse dalla esplorazione corporale di Sally e, con un sorrisetto ironico, ” Certo, essere uccisi da una personcina così perbene fa sempre piacere”. Sally gli lanciò un’occhiata commiserevole. “E’ evidente che l’assassino deve avere un certo garbo, un certo fascino, un certo modo accattivante per convincere le vittime a fumare o a gustarsi una caramella. O no?”. Il sorrisetto ironico di Manganelli si trasformò in un sorrisetto deficiente. “Può essere” balbettò. Sally continuò scuotendo per un attimo quella criniera pazzesca. “ Per una ragione o l’altra si serve degli scacchi come un segnale, o meglio come un messaggio da far arrivare ad un’altra persona”.
“Una specie di codice cifrato?”.
“Esatto”.
“Ma verso chi, e perché, e perché ora nella mano destra e ora nella mano sinistra e perché bianchi e neri?”.
“E perché e perché e perché…Ora mi chiede troppo, commissario. Forse inconsciamente vuole aiutarci e quei pedoni e quei pezzi costituiscono degli indizi per arrivare a lui”.
“Cerco di riassumere. Il Nostro è persona anziana, gentile e accattivante, probabilmente in pensione e probabilmente ex medico o ex farmacista, conosce gli scacchi, è debole ma lucido e tenace, preferisce vittime anziane ma se l’occasione non si presenta in quel determinato giorno fa fuori chi gli capita a tiro, si serve degli scacchi per mandare segnali non si sa bene a chi o addirittura per fornirci degli indizi per essere scoperto. Una specie di gioco con la polizia. Non male, ragazzi, penso di avere abbastanza materiale per una bella ponzata. Vi ringrazio della magnifica serata e buonanotte”.
La dea bendata
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