Il giallo non è un’opinione. Come la matematica. Ce lo spiega Carlo Toffalori in Il matematico in giallo, Guanda 2008. Con l’appetitoso sottotitolo “Una lettura scientifica del romanzo poliziesco”. Che la matematica, ovvero il ragionamento logico e scientifico, stia alla base di questo genere letterario lo sappiamo fin dalla sua nascita, quando il “padre” Edgar Allan Poe tirò fuori dal cilindro delle invenzioni quell’Auguste Dupin che del ragionamento matematico, appunto, fece l’arma principale dei suoi successi investigativi. Dopo di lui una serie impressionante di detective che hanno seguito le sue orme. Chi più, chi meno, come succede in tutte le cose. Basti citare Sherlock Holmes e pure il suo mortale nemico il professor Moriarty “dotato di una mente matematica fenomenale”. O Philo Vance
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