Tra il 1905 e il 1910 Emmuska Magdalena Rosalia Maria Josepha Barbara Orczy, conosciuta da tutti come la Baronessa di Orczy, dà alla luce due serie di racconti aventi come protagoniste due simpatiche e irriverenti aristocratiche inglesi. Si tratta della raccolta I CASI DI MISS ELLIOT e della più famosa LADY MOLLY DI SCOTLAND YARD.
Emmuska Orczy (1864-1947) era di origini ungheresi. Il padre era un famoso compositore che abituò la figlia a vivere in giro per l’Europa. A 15 anni si trasferì in Inghilterra, dove sposò poi il pittore Montague Barstow e andò a vivere con lui a Monaco. I suoi personaggi femminili risentono della vita avventurosa della Baronessa e ne ricalcano, in un certo qual modo, le “gesta”.
Miss Elliott è una giovane intraprendente e sicura di sé che si trova a dover combattere contro il crimine nella Londra dei primi del Novecento. Assassini, ladri e truffatori sono il pane quotidiano dell’intrepida Miss Elliott. Il primo dei suoi casi riguarda una donna trovata morta nell’apparente tranquillità di casa sua, nella zona bene di Londra. Benché i metodi investigativi ricalchino forse troppo quelli di Sherlock Holmes, senza tuttavia esserne all’altezza e senza l’acume di Doyle,
la Baronessa rende appetibili le avventure di Miss Elliot attraverso una serie di escamotages interessanti.
Molto più complessa e, se vogliamo, all’altezza di competere con i grandi del giallo, è la raccolta Lady Molly di Scotland Yard. Qui la creatrice della Primula Rossa forgia un personaggio che si discosta molto dall’antipatico Vecchio nell’Angolo (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo). Molly è una donna vivace, brillante, bella ed è il precursore delle moderne detective. Ha un suo secondo, come tutti i grandi investigatori, la fedelissima Mary, che, come Watson per Holmes, fa la cronaca delle avventure di Molly. Una curiosità: alle donne, in quel periodo, non era permesso l’accesso alla carriera legale;
la Orczy ne anticipa di un decennio l’ingresso. I dodici racconti con protagonista Molly sono avventure godibili e sfiziose e sarebbero rimaste sconosciute ai più se la romanziera Alice Thomas Ellis non le avesse riportate alla luce dopo anni di oblio.
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