Ormai quando esce un libro della Polillo me lo becco quasi sempre. In genere sono testi interessanti usciti tra il 1920 e il 1940, alcuni già letti altri del tutto sconosciuti. Come nel caso di Il coltello nella schiena di Anthony Wynne, casa editrice suddetta 2007.

“Il corpo di Lord Wallace, in pigiama e con un coltello conficcato nella schiena, viene trovato dalla polizia su una spiaggia sabbiosa della costa inglese nei pressi di Eatsea. La morte è sopraggiunta istantanea e da alcuni elementi appare certo che la pugnalata fatale è stata inferta proprio in quel luogo. Ma intorno al corpo la sabbia è intatta: non ci sono impronte di alcun tipo nel raggio di un centinaio di metri e la stessa posizione del cadavere, che giace composto e senza altre ferite a parte una leggera escoriazione alla mano destra esclude la possibilità che sia stato gettato da un aereo. Neppure le maree hanno avuto un ruolo in quel delitto inspiegabile: un accurato controllo dei movimenti del mare dimostra infatti che sono da scartare sia l’ipotesi che il colpevole si sia allontanato a nuoto, sia quella che il corpo di Lord Wallace sia stato lasciato da una barca approdata a riva. Toccherà al dottor Eustace Hailey, medico psichiatra e investigatore per hobby, venire in soccorso della polizia e risolvere il mistero di questo e di altri omicidi commessi in circostanze altrettanto inspiegabili. Un solo indizio accomuna i tre delitti: la presenza, vicino ai corpi, di alcune monete d’oro”.

Eustace Hailey: primo particolare estrae una scatola d’argento dalla tasca della giacca e fiuta una presa di tabacco. Lo farà diverse volte lungo tutta

la storia. Fuma la pipa. Viso largo, gentile, corporatura robusta. Legge il Times. Fa lo psichiatra e vive a Londra al n°22 di Harley Street. Soprannominato “il gigante di Harley Streeet” per la sua stazza sembra distratto ed invece è un acuto osservatore. Porta gli occhiali ma più spesso il monocolo, ama la musica di Bach e i dipinti di Holbein. Per lui è la società che crea il criminale. Temperamento tranquillo “Il dottor Hailey si addormentò nell’angolo della carrozza e non si svegliò fino a quando il convoglio non raggiunse Newcastle”. Sensazione di paura alla vista del cadavere di Lord Wallace che sembra “pestato a morte da una banda”. Spesso rimugina sui problemi del delitto “Ma allora come si spiegava la sabbia uniforme, senza la minima orma? Come aveva fatto l’uomo a raggiungere il posto in cui era morto? Come lo aveva avvicinato il suo assassino? Com’era riuscito a fuggire dopo averlo ucciso?”. Ha trascorso gran parte della sua gioventù sulle barche e conosce i segreti della navigazione, inoltre ha anche appreso l’arte di soccorrere in mare le persone da studente. Forte e robusto talvolta si lascia prendere dal panico “Un terrore improvviso e devastante lo sopraffece. Il suo nemico non gli avrebbe permesso di sfuggire, questa volta”, oppure “Il silenzio lo atterrì persino più di quanto non lo avesse spaventato lo spruzzo” e “Non aveva paura, ma la totale solitudine dell’isola gli gelava l’animo e rendeva quasi bruciante il bisogno di compagnia”. Al momento giusto sa lottare e rischiare la vita per l’amico“Il dottor Hailey balzò in avanti e fece scudo ad Ainger col suo corpo, poi spense la torcia”. Suo gesto caratteristico passarsi la mano sulla fronte. Secondo lui chi crede nella stregoneria non è pazzo, parte solo da una premessa sbagliata. Inoltre la gente che è ossessionata dalla vendetta vuole vivere per poterne essere testimone. Sulle banche “Le banche mi spaventano sempre- disse- i banchieri sono come i poliziotti: ci si sente al sicuro solo quando si parla con loro”. Riesce a concentrarsi in qualsiasi occasione.

Il classico delitto impossibile che andava di moda in quegli anni (anni Trenta) ma non fermo, bloccato. Qui c’è movimento, soprattutto sul mare. Hailey si muove da un posto all’altro, lotta, rischia la vita. Ombre, mistero, paura. Un po’ di gotico, insomma, che non guasta a chi piace il gotico.

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