Ancora un romanzo scritto con grande maestria da Léo Malet con il protagonista di sempre e cioè quello strano investigatore che è Nestor Burma. Il romanzo si intitola Il quinto processo e ci troviamo nel 1942 proprio nel periodo che la Francia è divisa a metà e la guerra imperversa spietata.
Lèo Malet era nato nel 1909 a Montpellier e morì a Parigi nel 1996. Ha avuto una vita abbastanza travagliata e fu anche internato in un campo di concentramento nazista.
Questo autore insieme a Simenon, è stato considerato il maggior rappresentante del romanzo poliziesco francese. Prolifico e geniale, originale e controcorrente occupò un posto di primo piano tra gli intellettuali che gravitavano intorno al Surrealismo e ad Andrè Breton.
Nel 1943 scrisse il primo romanzo con protagonista Nestor Burma con il titolo 120 Rue de la Gare (Fazi 2004).
Tutti i suoi romanzi offrono vari livelli di lettura, gli ingredienti sono: trame mozzafiato, un investigatore molto sui generis, spregiudicato e poco ligio alle regole, gli piacciono le belle donne ed ama molto Parigi. Una Parigi degli anni ’40 e ’50 che l’autore descrive magistralmente con le sua vie ed i suoi, in alcuni casi, strani abitanti.
L'investigatore Nestor Bruma ha avuto anche una trasposizione a fumetti per opera del disegnatore Jacques Tardi.
La quarta:
E’ il 1942. La guerra imperversa e la Francia è divisa a metà. Burma si trova a Marsiglia, per un curioso incarico: deve intrufolarsi in casa di una nota ballerina per rubare le lettere compromettenti inviatele dall’amante. Non tutto va liscio, ma riesce a incassare la parcella e prendere il treno per rientrare a Parigi sotto occupazione. Peccato che, arrivato nella capitale, sul suo stesso convoglio venga scoperto il cadavere di un suo sosia, O meglio, di qualcuno che l’assassino avrebbe potuto scambiare per Burma. Tutto questo per qualche lettera d’amore? La polizia decide di fingere che Burma sia effettivamente morto e lui, incapace di tenersi fuori dai guai, medita di tornare a Marsiglia per capire un po’ meglio quella strana vicenda. Ma passare le linee non è facile così un amico psichiatra lo fa rinchiudere in una sorta di manicomio che di fatto organizza viaggi in zona “nono”. E qui che prende il via, e siamo solo a inizio romanzo, un’infinita sequela di omicidi, tutti collegati tra loro, che proseguirà anche a Marsiglia, dove Burma, vero e proprio morto vivente, riuscirà effettivamente a tornare. Un susseguirsi di colpi di scena, di cambiamenti di fronte, una torma di personaggi misteriosi popolano questo romanzo di Léo Malet, tra i più mozzafiato della serie, in cui non mancano succose incursioni in quel mondo anarco-pacifista tanto inviso ai nazisti e ben conosciuto dall’autore.
Il quinto processo di Léo Malet (Le cinquième procédé, 1947, Traduzione Federica Angelini, Fazi Editore - collana Fazi Tascabili 100 - pag. 196 - euro 9,50)
ISBN 978-88-8112-868-6
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID