Maisie Dobbs di Jacqueline Winspear, Sonzogno 2007.

“Londra, primavera 1929. Dieci anni dopo l’armistizio che ha posto fine a una guerra cruenta, l’intraprendente Maisie Dobbs apre un ‘agenzia di investigazioni private. Un’occupazione insolita per una donna e un traguardo ambizioso per lei, raggiunto con determinazione e fatica ma anche con un pizzico di fortuna, considerate le umili origini.

Figlia di un venditore ambulante, a tredici anni Maisie viene mandata a servizio presso lady Rowan Compton, aristocratica di idee moderne che prende subito sotto la sua ala protettrice quella servetta intelligente e assetata di conoscenza affidandola al colto e cosmopolita Maurice Blanche, amico di famiglia e celebre investigatore privato e medico legale. Colpito dalla mente brillante e dalle doti intuitive della sorprendente ragazzina, questi impartisce a Maise un’istruzione di prima qualità, dandole l’opportunità di accedere all’esclusivo Girton College di Cambridge e in seguito- dopo aver servito come infermiera volontaria di guerra- di lavorare con lui in qualità di assistente.

Ora Maise è alle prese con il suo primo vero caso: una sospetta infedeltà, come teme Mr. Davenham nei riguardi della moglie Celia, che a volte sparisce di casa senza dire dove va o accampando vari pretesti…”.

Questa Maise Dobbs è davvero un personaggio eccezionale. Capelli neri e occhi azzurri che guardano “dritto dentro”. Sin da piccola dura, forte, caparbia. Intenso e affettuoso rapporto con il padre Frankie vedovo (vive solo per lei) e con il suo insegnante privato Maurice Blanche i cui consigli le sono utili anche nella vita adulta.

Affascinata dalla biblioteca di lady Rowan (opere filosofiche di Hume e altre cosette del genere), studia e lavora, studia e lavora fino ad arrivare all’Università.  Per puro slancio patriottico  diventa infermiera. Ed ecco la guerra, il contatto con la morte e la sofferenza degli altri. E poi l’amore con Simon, tenero amore fatto solo di sentimento e teneri baci. Maisie è il vero motore del libro, al margine il mistero del giallo. Qualche lacrima subito asciugata, niente lamenti o piagnistei, “A parte la guerra, finora sono stata sempre fortunata”. La vita, seppure dura, continua “Bene, Billy. Allora…diamoci dentro!”.

In un mondo reale o in quello fittizio dei libri, dove vengono messe in mostra le sozzerie più sozze, le vigliaccherie più vigliacche, il marciume più marcio dell’uomo, dove impera il linguaggio più becero e schifoso e la volgarità più volgare, fa piacere ritrovare una ragazza semplice e pulita come Maisie Dobbs con i suoi sentimenti semplici e puliti.

Io mi sono commosso.

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it