Il “giallo storico” in questi ultimi anni sta conoscendo una nuova e fiorente primavera con molti e bravi scrittori che si cimentano in questo tipo di narrativa che si presenta più difficile del normale in quanto oltre a presentare un giallo lo scrittore deve far muovere i protagonisti in un certo contesto storico e non sono ammessi errori. In questo tipo di narrativa è giustamente famoso lo scrittore Steven Saylor il quale nel 1991 ha creato la serie chiamata Roma Sub Rosa e finalmente, dopo ben 16 anni, viene pubblicato per merito della Editrice Nord il primo romanzo dal titolo Sangue su Roma (Roman Blood – 1991)
L’autore è nato in Texas nel 1956 e sin da ragazzo era affascinato dalla storia della Roma dei Cesari, dai gladiatori, dalle legioni romani e quant’altro, la sua laurea con il massimo dei voti presa in Storia Antica ne è la logica conseguenza. Successivamente ha lavorato come editor per quotidiani e rivista ed anche come agente letterario. La serie di gialli che hanno come protagonista Gordiano che vive nella Roma di Silla e di Cicerone gli hanno dato grande fama. La serie comprende 11 romanzi scritti tra il 1991 ed il 2005. Steven Saylor ha un modo di scrivere che cattura immediatamente l’attenzione del lettore e gli bastano poche righe per trasportarlo in altre epoche. Subito si rimane affascinati dalla figura di Gordiano il Cercatore, ne conosciamo la casa sull’Esquilino dove vive con la sua concubina: Bethesda una giovane di sangue misto ebreo-egiziano. Il protagonista, uomo inquieto ma con una mente analitica e una brillante capacità intuitiva, è un detective ante litteram e sa muoversi con disinvoltura sia nelle case patrizie che nei più squallidi e pericolosi lupanari. In questo romanzo sarà il giovane Marco Tullio Cicerone che chiederà l’aiuto dell’amico Gordiano per dimostrare l’innocenza di un giovane, accusato di aver ucciso il padre, e che Cicerone, convinto di ciò, vuole difendere. Un ottimo giallo che ha al pregio di farci conoscere un periodo affascinante.
la “quarta”:
Fa caldo, a Roma, nella primavera dell’anno 80 a.C. Un caldo che fiacca la volontà, annebbia i pensieri e invita all’ozio. Eppure, improvvisamente, un brivido scuote l’Urbe intera, dal Quirinale all’Aventino: un anziano patrizio viene assassinato e il figlio, Sesto Roscio Armerino, appare subito come l’unico possibile mandante di quell’orrendo delitto. Con l’esito del processo in apparenza già scritto e con la prospettiva di una condanna a morte per parricidio, soltanto un giovane e inesperto oratore quale Marco Tullio Cicerone può accettare il disperato incarico di difendere Sesto Roscio. Quello che Cicerone non può accettare, invece, è l’idea di una sconfitta, funesta oltre ogni dire per la sua nascente carriera. Così, per raccogliere nuove prove e testimonianze, chiede aiuto a Gordiano, un uomo dotato di una mente analitica e di una brillante capacità intuitiva, soprannominato dal popolo «il Cercatore» per la sua inarrestabile determinazione a far emergere la verità. Gordiano sa come muoversi con disinvoltura nel Foro e nei lupanari, come parlare ai patrizi ma anche agli schiavi, e come sottrarsi alle superstizioni e ai miti per affidarsi invece alla perspicacia e alla conoscenza dell’animo umano. Dalle ville sfarzose ai quartieri malfamati, tra colpi di scena e incontri memorabili, Gordiano si addentrerà quindi negli enigmi di una città affascinante, che, dietro la facciata virtuosa, cela profonde contraddizioni e vizi segreti. E scoprirà ben presto che, sotto quell’omicidio, si nascondono intrighi, complotti e giochi politici orditi da personaggi insospettabili: un’autentica ragnatela di misteri che minaccia d’invischiarlo, esponendolo a un pericolo mortale. Sullo sfondo di una Roma già destinata a diventare caput mundi, governata da Silla, difesa da soldati fedeli e abitata da cittadini orgogliosi e amanti della «romanità», tratteggia con maestria una vicenda gialla di grande impatto, animata, vivacissima e imprevedibile, al centro della quale emerge un personaggio complesso e affascinante come quello di Gordiano, destinato a entrare nel pantheon dei grandi investigatori della letteratura.
Sangue su Roma di Steven Saylor (Roman Blood, 1991, Traduzione Fabbrizia Villari Gerli, Editrice Nord, collana Narrativa 271, pag. 431, euro 18,60)
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