Sono attratto dalle vite “disgraziate” o quantomeno bizzarre e fuori dalla norma, dalle regole. L’ho già detto e lo ripeto. Scartabellando  tra i  miei libri (con giudizio per la mia asma allergica) mi fermo spesso a leggere e rileggere le vite di Chandler, di Hammett e di Poe. Ultimamente poi vado oltre. Mi sono interessato ad Edwar Bunker, per esempio, un vero e proprio criminale finito addirittura nelle prigioni di San Quentin dove trova il modo di dedicarsi alla scrittura e, almeno in parte, di riscattarsi. Anche dopo morto non ha smesso di scrivere. Voglio dire che ci ha lasciato un libro inedito Stark pubblicato or ora dalla Einaudi che segue la scia degli altri. Dove di solito c’è un tossico, fuorilegge e perdente. Oppure mi viene voglia di stare dietro all’arcinoto James Ellroy segnato dall’alcool, dalla droga e da una vita familiare priva di qualsiasi affetto con la tragica scomparsa prematura della madre. O ancora a Leo Malet orfano a quattro anni, in giro per la Francia, soprattutto a Parigi, dorme sotto i ponti, mille mestieri, l’incontro con la scrittura. Un po’ come Scerbanenco a cui ho dedicato un articolo. E così via. Sadismo? Ammirazione? Invidia? Dovrò farmi psicanalizzare…Pensavo che, andando in pensione, potessi riposarmi o comunque rilassarmi. Niente di più falso. Sto tenendo quasi giornalmente questa rubrica, sto scrivendo anche per Sherlock Magazine cartaceo (non perdetevi il prossimo numero!), scrivo articoli per le riviste di scacchi, ho terminato di scrivere un altro libro, ne sto già progettando un altro ancora e poi…e poi…Fermatemi!

 

Sito dell’autore www.libridiscacchi.135.it