Non sposta le montagne e non piega neppure i cucchiai, ma la scienza ha dimostrato che il nostro cervello è in grado di fare molto. Puo' fare miracoli, uccidere, far concepire, anestetizzare, ridurre l'ipertensione, attivare le difese, e persino sviluppare i muscoli.
A svelare nuove potenzialità della mente dell'uomo è un dossier di “Focus” interamente dedicato alle più innovative ricerche scientifiche. ''Gli studi - sottolinea il prestigioso periodico scientifico - dimostrano che la mente puo' fare molte cose. Non puo' piegare i cucchiai o spostare gli oggetti, ma puo' uccidere o far vivere, causare dolore o anestetizzare, dare inizio a una gravidanza o rendere sterili, ridurre i sintomi del Parkinson o scatenare un attacco di herpes''. ''Conan Doyle aveva ragione", sostiene David Philips, sociologo dell'University of California a San Diego, sul British medical journal. E lo ha dimostrato in uno studio su cinesi e giapponesi immigrati in California. Per entrambi i popoli, infatti, il numero 4 porta sfortuna, come il 17 a Napoli. In mandarino, in cantonese e in giapponese infatti ''4'' e ''mortè' hanno la stessa pronuncia. E cosi' negli ospedali non esistono nè il quarto piano, nè la stanza 4. E nei ristoranti non c'è il tavolo 4. Cosi' Philips ha voluto verificare se chi crede nella jella del 4 muore, essendone suggestionato, più facilmente il 4 del mese. Per farlo ha spulciato 209 mila certificati di morte di cinesi e giapponesi immigrati in California, confrontandoli con 47 milioni di certificati di bianchi.
Risultato? Un picco di mortalità per infarto del 7% superiore rispetto alla mortalità fra i bianchi. Philips l'ha chiamato ''effetto Barskervillè', gli antichi lo chiamavano ''nocebo'' (dal latino ''nuocero'''): in pratica è il fatto che mi aspetto effetti collaterali da un farmaco che aumentano le probabilità che quegli effetti ci saranno, anche se il farmaco è acqua fresca o una zolletta di zucchero. Il nocebo è il contrario del ''placebo'' (dal latino ''piacero', faro' migliorare'). Sia il nocebo che il placebo si riferiscono all'andamento negativo o positivo della malattia, dovuto a sostanze prive di effettifarmacologici.
E che funziona quindi solo perchè la mente del paziente crede alla loro efficacia. ''Il 19-23% dei pazienti che assumono una sostanza inerte, cioè che non ha alcun effetto, segnala spontaneamente effetti collaterali, se vengono interrogati, salgono al 27-71%'' dice Arthur Barsky, psichiatra del Brigham and Women's Hospital della facoltà di medicina Harvard di Boston (Usa).
Non si tratta di sintomi gravi, quanto prevalentemente di mal di testa, sonnolenza, debolezza, nausea, vertigine. ''Ma sono sintomi abbastanza fastidiosi da far abbandonare la terapià' dice lo psichiatra. ''Chi si aspetta effetti collaterali -aggiunge- molto probabilmente li avrà''. Ha un effetto persino il colore della pillola: blu o verde calma; rossa, arancio e gialla stimola. Se si ha fede, in alcuni casi si guarisce. A prescindere dal credo, la fede è un validissimo coadiuvante terapeutico.
I maomettani guariscono nelle acque del fiume Zanzam, vicino alla Mecca; i seguaci di Brahma nel Gange, i cristiani nelle piscine di Lourdes: dal 1958 a oggi si sarebbero verificate 64 guarigioni ''miracolosè', l'ultima risale al 1976. Ma i cristiani non guariscono a Zanzam, nè i maomettani nel Gange o i seguaci di Brahma a Lourdes. I medici chiamano queste guarigioni ''remissioni spontaneè', o diagnosi errate. Ma la ricerca non sa spiegare perchè un tumore guarisce spontaneamente.
La mente agisce anche sul concepimento: lo stress è il nemico della gravidanza, chi non riesce a concepire è sempre più stressato. In pratica è un cane che si morde la coda. Per questo, una ventina di anni fa i ginecologi del Deaconess Hospital di Boston (Usa) hanno introdotto il supporto psicologico per le donne che non concepivano figli. In 6 mesi di terapia il 45-50% delle donne rimane incinta, contro il 20% dei successi registrati nei gruppi in cui non ci si occupa della mente.
A Harvard, invece, i ginecologi hanno ridotto del 50% le vampate di calore della menopausa senza effetti collaterali, insegnando alle donne a controllare la respirazione una o due volte al giorno per 15-20 minuti. e del sano esercizio fisico.
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