Imitazioni di Holmes, a parte le parodie o i riferimenti più smaccati, comparvero fin dall’inizio del successo dello Strand Magazine, su riviste concorrenti, nel tentativo di sfruttare lo stesso filone: su Pearson’s, Cassel’s, Harmswort’s, Windsor e Royal Magazine. Martin Hewitt (creato da Arthur Morrison), Max Carrados (l’investigatore cieco di E. B. Smith), Carnacki (di W. Hope Hodgson), il Dottor Thorndike e il suo amico Dr. Jervis (di Austin Freeman), Dorrington e Hicks, Klimo, Lady Molly, Romney Pringle, Bernard Sutton e Eric Vandeleur erano i più noti. Nessuno di loro, ahinoi, ha resistito all’oblio del tempo e da lunghi anni sono stati inghiottiti da quella stessa nebbia in cui si muove tuttora, agile e ironico, Sherlock Holmes.
Per conoscere tutti i dettagli del canone e tutte le voci relative ai particoli di Sherlock Holmes ricordiamo il volume enciclopedico Il Diciottesimo Scalino da cui è tratta anche questa voce. Oltre 200 pagine da leggere tutte d'un fiato!
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