Steve Hockensmith ha scritto un buon libro dal titolo Holmes on the Range che però non può essere considerato un vero apocrifo, poiché il buon detective non viene catapultato nell'america del 1893, ma viene sfruttato come personaggio ai fini della storia. Un sistema interessante che pone l'utilizzo dell'icona sherlockiana su un nuovo piano narrativo. Siamo nel Montana, come si diceva poc'anzi nel 1893, e qui si dipana un mystery nel quale si fa conoscenza di personaggi che nulla hanno a che vedere con Sherlock Holmes ma che invocano e celebrano il suo spirito più o meno a ogni pagina. Di Holmes, quindi, nemmeno l'ombra, ma il personnaggio di Hockensmith, Gustav (dello Old Red), un cowboy illetterato che ha preso per buoni tutti i metodi sherlockiani appresi durante la lettura ad alta voce delle sue storie da parte del fratello più giovane, Otto, sulle pagine dell'Harper's weekly, è perfetto nel suo ruolo. Decide così di emulare il segugio nell'arte della deduzione in una sorta di spin-off americano, dopo l'esperienza di Solar Pons di August Derleth non certo recente.

La critica lo raccomanda caldamente, perché Old Red è il vero Sherlock Holmes "on the range".

Holmes on the range

di Steve Hockensmith

St. Martin's Minotaur, 2006

Rilegato, 295 pagg.

22,95 Dollari

In Europa lo si trova scontato, in Sterline, al seguente indirizzo:

http://www.amazon.co.uk/exec/obidos/ASIN/0312347804/qid=1150879589/sr=8-1/ref=sr_8_xs_ap_i1_xgl/203-1025746-3446364