Con una grande copertura mediatica (e non poteva essere altrimenti visto il titolo dato alla manifestazione, Sherlock Holmes nel Paese dei media) si è conclusa una lunga serie di incontri sul personaggio di Sherlock Holmes aperti giovedì 8 giugno con la rassegna cinematografica a Palazzo Gradari e proseguita poi a Pesaro Studi e alla biblioteca San Giovanni. Già venerdì riportavano su più colonne la presenza dell'eveno Il Messaggero, Il Corriere Adriatico e Il Resto del Carlino. Persino una troupe di RaiTre Regione Marche ha ripreso la manifestazione, durante il sabato mattina presso Pasaro Studi. In quell'occasione abbiamo potuto assistere a speech di F.J. O'Gorman (Università di Leeds, sulla versione annotata del suo libro The Hound of the Baskervilles), Takeshi Shimizu (BBC World, che ha fatto una disamina di come è stato tradotto Il Mastino dei Baskerville in molte lingue), Gino Scatasta (Università di Bologna, che ha intrattenuto il pubblico sui fumetti di Sherlock Holmes), Caterina Marrone (Università "La Sapienza" ‑ Roma, che ha parlato di crittografia) e Giulia Ovarelli (Università "Carlo Bo" di Urbino, con un intervento su Holmes e l'evoluzione del Web). Anche noi di Sherlock Magazine abbiamo avuto la possibilità di presentare il nostro portale e la nostra rivista, dando un esempio pratico di come si possa fare divulgazione ai giorni nostri sul personaggio di Sir Arthur Conan Doyle.
Il tardo pomeriggio ha visto una sorta di tavola rotonda gestita da J.M.I. Klaver e Alessandra Calanchi e l'ottima elaborazione video di una video-installazione sonora a cura di Roberto Vecchiarelli, Raffaele Marriotti ed Eugenio Giordani. Gli holemesiani hanno poi potuto gustare dal vivo alcuni brani al violino, ripresi da Uno studio in rosso e dal periodo storico in cui il detective svolgeva le sue indagini. La serata è proseguita con la performance vocale di un'attrce del posto che ha letto un brano di E.A. Poe (sulla deduzione di Dupin), un'altrettanto appassionante interpretazione di Gabriele Mazzoni tratta da un pezzo di Stefano Benni (Sherlock Barman) e l'ascolto di parte dei 39 dischi dello stesso Mazzoni. Il tutto supportato da una cena araba. Vi lasciamo con alcune delle foto scattate per l'occasione durante alcuni dei molteplici eventi.
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