Gli orologi erano, per Sherlock Holmes, oggetti di straordinario interesse, almeno quanto le pipe e le stringhe da scarpe (YELL). In FIVE, infatti, Watson ha citato il caso dell’avvelenamento di Camberwell, risolto da Holmes ricaricando l’orologio della vittima, scoprendo così che era stato caricato due ore prima e che quindi l’uomo era andato a dormire entro quel limite di tempo.
Godfrey Norton aveva un orologio d’oro in SCAN. Anche Enoch Drebber in STUD ne aveva uno d’oro, oggetto di investigazione da parte di Holmes, come l’orologio d’argento tra le cose trovate nelle tasche di Straker (SILV) o quello in mezzo alle cose di Neville St. Clair (TWIS).
In genere, all’epoca, gli orologi da tasca erano assicurati al panciotto da una catena.
Watson aveva certamente un orologio (SIGN, TWIS) che in SIGN fu oggetto di un’investigazione particolarmente famosa: Holmes ne dedusse che era appartenuto al padre e al fratello di Watson, e che quest’ultimo era morto a causa di problemi di alcoolismo.
Holmes consultò il suo in ABBE, GREE, SECO, SHOS, SIGN, SILV, STUD, THOR e WIST: nulla ci viene detto su che tipo di orologio fosse. Ma dato che in SILV egli, osservando il numero dei pali del telegrafo che scorrevano in un determinato tempo, dedusse che il treno su cui si trovava stava filando a 55 miglia l’ora, possiamo concludere che si trattava di un cronometro di precisione o, almeno, di un cronografo.
Per conoscere tutti i dettagli del canone e tutte le voci relative ai particolari di Sherlock Holmes ricordiamo il volume enciclopedico Il Diciottesimo Scalino (http://www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=58)
da cui è tratta anche questa voce.
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