Watson non mi dica che non ha notato la forma delle loro mani?
Questi arti sono molto importanti per capire la professione di una persona, ha notato la loro diversità come se fossero due estranei.
Al livello filosofico è come direbbe quello strano personaggio tedesco, amico di Wagner se è vero che tutti di fronte a Dio siamo uguali, ma le nostre esperienze, le nostre vite sono molto diverse, vede poco fa ho esaminato quell'uomo che ci sta accompagnando alla stazione Vittoria, vede mio caro, questo vetturino potrebbe chiamarsi anche Paul,ad esempio, e forse egli vive lontano da questa via trafficata.
Forse egli vive nello squallido East end, ma potrebbe essere che egli abbia una vita tutta dedicata alla sua famiglia, magari altrove da questa città, capitale del nostro rinomato impero."
Personalmente avevo la testa che mi girava al quanto e facevo molta fatica capire il senso delle sue parole, che il mio amico Holmes fosse ad un tratto impazzito? Ma cercai di non farglielo capire per non turbare il suo animo sensibile.
Ad un tratto una brusca fermata per poco non fece urtare i nostri corpi l'uno contro, l'altro.
Così il mio amico si sporse fuori dalla finestra per vedere che cosa era realmente accaduto, e con nostra sorpresa in strada vedemmo solo un monello che stava per attraversare la strada. Il suo nome era Jeanluc, il mio amico Sherlock Holmes, dopo la dipartita di Wiggis, gli aveva affidato il compito di esser nuovo capo degli "irregolari di Baker Street".
Wiggins, per la cronaca affermo, che egli non era affatto morto, ma solo che per po' di tempo s'era allontanato temporaneamente dai nostri alloggi.
Wiggins era stato affidato alle cure di un uomo molto ricco, questo era quello che mi aveva detto il mio amico Holmes, e quindi aveva abbandonato quelle vie della grande metropoli.
Jeanluc era un ragazzo dai capelli castano chiari, Sherlock Holmes una volta durante una cena fredda a Baker Street mi disse, che costui era un giovane di origine latina, forse era francese, o forse era un italiano, ma il mio amico non mi disse altro, perché la loro famiglia era molto riservata.
"Mr. Holmes sapevo per ceto, che l'avrei vista quest'oggi, prima della sua prossima indagine, volevo se lei permette, salutarla prima che partisse, se ha qualche disposizione da darmi, farò quanto in mio potere per poterla aiutare..." Disse quel ragazzino con un sorriso aperto e sereno.
Il mio amico fece un largo gesto con la mano e prese congedo da quel ragazzo che si trovava nella strada.
(Ambrose Scott)
Guardai stranamente il mio amico che non sembrava affatto sorpreso da quell'interruzione. Quando la carrozza ripartì mi aspettai una delle sue solite spiegazioni; al contrario, si allungò nel sedile della vettura e prese a fantasticare. Ero quasi stordito: quella mattina, il mio amico, aveva forse esagerato con la cocaina? Pensai che dovevo convincerlo a smetterla di utilizzare quella roba… Arrivammo alla stazione Vittoria con un po' d'anticipo rispetto alla partenza e, dopo aver acquistato il Times, mi sedetti in una panchina a leggerlo. Holmes rimase in piedi ad osservare la folla che ci passava davanti e ogni tanto lo sentivo borbottare, ma senza mai capire il significato dei suoi grugniti. Decisi anch'io di alzarmi in piedi per sgranchirmi le gambe e lasciare la mia lettura al treno, quando il mio amico venne urtato da una strana signora: era vestita di scuro e portava uno strano cappuccio nero che le nascondeva i capelli ! nerissimi; si scusò con uno strano accento e si allontanò in fretta. Il mio amico si rivolse a me come se niente fosse accaduto:
-Ha notato qualcosa di strano, Watson?
-A dire il vero, ho notato che lei è stato urtato da una donna incredibilmente bella ed inquietante, ma il fatto che mi ha colpito è stato il suo strano pallore e le occhiaie scure sotto gli occhi: probabilmente è malata.- Holmes mi guardò con il suo solito sorriso beffardo.
-Bravo Watson! Per fortuna non si è fermato all' "incredibilmente bella"… ho notato che lei si affascina troppo all'aspetto angelico delle donne e quella signora non aveva niente di angelico, anzi, oserei dire che in lei c'era qualcosa di diabolico! È meglio sbrigarsi ora: il nostro treno è arrivato.- Non ebbi possibilità di controbattere la questione e mentre salivamo in carrozza ripensai allo strano episodio di Jeanluc. Prima lui e ora quella donna… per non parlare dello strano comportamento di Holmes! Che cosa stava succedendo? Capii il perché della mia inquietudine:
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