Lacey Smithsonian è una redattrice che inveisce, dalle colonne della sua rubrica, contro i "Crimini della moda" che si commettono nella "grigia" Washington. Coinvolta per caso nelle indagini su un suicidio sospetto, si trasformerà in una detective, sempre attenta allo stile. Ellen Byerrum, autrice di Killer Hair racconta come la moda può tingersi di giallo.

Come è nata l'idea dei Crimini della moda?

Stavo leggendo diversi gialli dove c'erano donne detective straordinarie. Donne brillanti e coraggiose ma assolutamente incompetenti in materia di moda, cosa che mi dava sui nervi. Volevo leggere di un'eroina che, pur mantenendo tutte le caratteristiche vincenti, sapesse ancora essere una donna elegante e femminile. Volevo anche mostrare che il punto di vista femminile, in alcuni casi, avvantaggia le donne rispetto agli uomini.

Presentaci Lacey Smithsonian, la giornalista di moda protagonista dei tuoi libri

Lacey Smithsonian è un'attraente donna single di circa trent'anni che sta cercando di affermarsi come reporter a Washington. Per sua sfortuna, quando la redattrice di moda muore lei è in redazione e ne «eredita» la rubrica. Sebbene cerchi periodicamente di lasciare l'ambito della moda, Lacey ha un vero e proprio talento per i consigli sul look. Inoltre Lacey non scrive per le fashion victims ma si rivolge alla donna media.

Che cos'hai in comune con Lacey?

Condividiamo lo stesso background, lavoriamo a Washington e siamo tutt'e due pendolari. Lacey ha anche un appartamento simile al mio, con una bella vista sul Potomac River. Come lei, anch'io vengo dal Colorado e ho passato un paio di anni come reporter in una piccola città dell'ovest molto simile a Sagebrush. E, come Lacey, anch'io vorrei che le donne di Washington si sbizzarrissero di più con la moda e la vivessero come una possibilità per esprimersi.

Lacey ha una vera e propria passione per gli abiti vintage ma odia il grigio. É così anche per te?

Non mi piace il grigio, ad eccezione di qualche sfumatura. Molte donne lo scelgono perché è elegante ed è di gran lunga il colore prevalente a Washington anche se, personalmente, credo che siano davvero poche le donne a cui il grigio dona.

La scheda:

Fino a che punto ci si può permettere di offendere impunemente il senso estetico altrui con il proprio look? Non sono forse crimini anche questi? Lacey Smithsonian, autrice della rubrica "Graffi e griffe", conduce la sua battaglia in una città, Washington, dove la fantasia in fatto di acconciature non va oltre il caschetto alla Hillary Clinton, e dove l'eleganza sembra essere una lezione ai più sconosciuta. Ma cosa fare se a un delitto contro il gusto si aggiunge un omicidio? Angie Wood, parrucchiera dal futuro luminoso, viene trovata morta, quasi calva, e con un rasoio in mano. Che si sia proprio suicidata, come dice la polizia? O invece, come sospetta Lacey, il delitto nasconde qualcosa di più sinistro? Lacey conosceva la brillante parrucchiera, e la sua morte potrebbe essere collegata alla sua cliente più famosa, un'impiegata del Congresso, altresì ideatrice di un sito a luci rosse. O ancora, a una serie di furti avvenuti nel salone dove lavorava...

Aiutata da una sua vecchia conoscenza, un aitante ex poliziotto bello e sexy, e trasformatasi, senza volerlo, in detective dello stile, la giornalista più alla moda della città cerchererà di fermare il pericoloso «killer hair» prima che faccia anche a lei... un taglio definitivo.

«Lacey Smithsonian guardò la sfortunata ragazza e pensò:

Oh mio Dio, è la pettinatura peggiore che abbia mai visto. E poi dicono che non si muore per un brutto taglio di capelli! Non appena quel pensiero le attraversò la mente, aggiunse: Sei proprio una stronza, Lacey. Ma non poteva farci niente. Era davvero un'orribile pettinatura.»

Il libro è edito in Italia da Baldini & Castoldi