Il prototipo classico della Camera Chiusa risale a Edgar Allan Poe. Poi dopo di lui si confrontati molti autori appartenenti al giallo classico, tra cui ovviamente Arthur Conan Doyle e Agatha Christie. Questo è il tema centrale dell'approfondimento di Sabina Marchesi che potete leggere su http://www.sherlockmagazine.it/rubriche.php/44. Scrive l'autrice: "Fu in quel tempo che furoreggiarono fin quasi al parossismo e alla saturazione. L’età d’oro del Mistery, durante gli anni Venti e gli anni Trenta, fu contraddistinta da una vera e propria competizone intellettuale tra autore e lettore che gareggiavano in arguzia tra di loro". Spesso il lettore si arrendeva completamente disorientato dalle finezze intellettuali dello scrittore che escogitava ogni volta misteri sempre più insolubili e delitti avvenuti in condizioni apparentemente impossibili. Questo è molto altro nella sezione Rubriche del nostro sito, all'indirizzo citato all'inizio di questo pezzo.
Delitti della camera chiusa
C’era un periodo in cui il giallo era sentito anche e soprattutto come una vera e propria sfida intellettuale, dove l’enigma era come un puzzle che andava ricomposto...
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