La rete americana Fox Movie Channel ha deciso di non mandare più in onda i film dell’investigatore Charlie Chan, eroe di parecchie avventure impersonate da Warner Oland e più recentemente da Sydney Toler, ambientate dalla metà degli anni ’30 alla metà degli anni ’40. Le pellicole che non hanno mai brillato per qualità tecnica erano infatti state girate in studi piuttosto miseri. Il canale televisivo, che trasmette vecchi e nuovi film della 20th Century Fox Library ha proclamato che la scelta di chiudere la programmazione di Charlie Chan è stata causata da pressioni di gruppi di americani-asiatici che non apprezzavano questo genere di film. Secondo il parere di questi il personaggio di Chan è troppo stereotipato e interpretato unicamente da attori di origine caucasica. Chi invece difende il film commenta che sebbene Chan contenga elementi stereotipati, esso è pero in grado di presentare un modello positivo. La controversia comunque non è nuova perché già negli anni ’70, lo stesso problema interessò l’attore Peter Ustinov che interpretava allora il protagonista principale Chan. La questione però fu presto messa a tacere in quanto il film non riscosse molto successo al botteghino. Tra i film più intriganti con Charlie Chan si segnala in inglese Charlie Chan in London.
Charlie Chan al centro di una controversia
Non è piaciuta la decisione della Fox Movie Channel di interrompere la programmazione delle pellicole del noto investigatore “giallo”
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