Eccoci di nuovo giunti all’appuntamento che buona parte degli innamorati holmesiani aspetta con trepidazione: due nuovi titoli da aggiungere alla preziosa collezione di Vhs dedicata al grande Sherlock. La Vhs numero 24 contiene l’episodio Charles Augustus Milverton. La storia narrata in questo telefilm è solamente “ispirata” all’originale di Conan Doyle. Esistono infatti alcune differenze tra le due trame, tra cui, ad esempio la storia d’amore tra Agatha, cameriera di Milverton, e lo stesso Holmes. Nel romanzo di Doyle la loro relazione è solamente accennata mentre in questa versione televisiva sì da maggiore importanza al loro legame, con la presenza persino di un bacio. Dobbiamo rilevare inoltre che in questa avventura (come in poche altre del Canone) il personaggio di Holmes spicca più per la sua vitalità e vivacità, che per la sua acutezza e perspicacia, e persino il suo comportamento appare diverso dal solito. Il nostro eroe non fa certo la figura del gentiluomo, poiché si scoprirà che il rapporto amoroso con la ragazza aveva come unico scopo la risoluzione del caso. Segnaliamo inoltre un’imperfezione nella impareggiabile scenografia della Granada: ai tempi narrati, le notizie di cronaca non venivano mai pubblicate sulla prima pagina del Times, come invece appare nel telefilm. Solo dopo il 1966 il quotidiano londinese modificò la sua impaginazione, piegandosi alla legge e rinunciando a molto del suo impassibile aplomb. Un’ultima nota: l’attore che impersona Milverton, Robert Hardy, è uno dei pochi che abbia interpretato sia Sherlock Holmes sia il Dottor Watson.
La Vhs numero 25 contiene l’episodio I sei Napoleoni. Un’avventura dall’aria leggermente famigliare, “di casa nostra”, poiché due dei protagonisti di questa vicenda sono Beppo e Pietro Venucci, nomi di origine chiaramente italiana. Il coinvolgimento nella vicenda da parte del nostro stimato detective avviene quasi per caso. L’ispettore Lestrade, invitato in piacevole conversazione nel salotto di Baker Street, racconta divertito lo strano comportamento di un uomo colpevole di un reato non perseguibile dalla legge. Riferisce che un esaltato oppositore di Napoleone, si aggira per le strade londinesi cercando con assoluta frenesia dei busti che raffigurano il grande imperatore di Francia, e una volta trovati li distrugge, riducendoli in mille pezzi. Quello che a Lestrade appare come un gesto senza senso e assolutamente irrilevante incuriosisce innegabilmente il nostro investigatore che troverà una ragione più che plausibile a quello che sembra apparentemente essere solo il gesto di un folle. Holmes mostra anche questa volta di avere enorme talento e un’intuizione degna di nota. Inoltre, non possiamo tralasciare di evidenziare l’assoluta rappresentazione del “colpo di scena”, durante la quale Holmes mostra ai partecipanti di un’asta, il contenuto dell’ultimo busto in gesso: una mossa degna del più abile illusionista. Non dimentichiamo infatti che il dottor Watson ha più volte sottolineato che Holmes avrebbe potuto interpretare, senza alcun problema, il ruolo del prestigiatore. Una curiosità: la Granada ci mostra uno scorcio del quartiere italiano di Londra ed è pronunciata in lingua italiana la frase che chiude l’episodio “E’ finita”, pronunciata in italiano persino nella versione originale inglese.
Vhs n. 24: Charles Augustus Milverton. Tratto dal romanzo: “The Adventure of Charles Augustus Milverton” del 1904. Titolo originale: “The Master Blackmailer” Durata: 104 minuti circa.
Vhs n. 25: I sei Napoleoni. Tratto dal romanzo: “The Six Napoleons” del 1904. Titolo originale: “The Six Napoleons” Durata: 52 minuti circa.
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