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A ruota (gialla) libera XI
Un casino di gialli e…Occhio all’ascensore!
LeggiLa società dell’indagine
Riflessioni sopra il successo del poliziesco
LeggiBlanche o il cuore dell’assassino
Una giovane detective nella Parigi dell’800…
LeggiIl gioco dell’amore e della morte
Da leccarsi i baffi…
LeggiLa sconfitta di Sherlock Holmes (1905)
Racconto di K.V.V.
Avvertenza (di Fabio Scaletti)
Il presente racconto, ritrovato nell’edizione n. 22 del 28 maggio 1905 della Domenica del Corriere, è opera, secondo la nota introduttiva redatta dal settimanale, di un romanziere russo, tale K.V.V., che lo aveva pubblicato su un giornale locale. Rientra dunque il quel genere narrativo prova vivente della narrativa ancora viva che è l’apocrifo. Si tratta di un racconto molto interessante perché, oltre a essere prestigioso per la sua –antichità– (basti notare che Conan Doyle non aveva allora ancora scritto il quarto romanzo e le ultime due raccolte di racconti del canone) e ad illustrare in modo brillante alcune situazioni della realtà russa dell’epoca, mette sotto la lente d’ingrandimento il metodo investigativo e raziocinativo di Sherlock Holmes, con un esito sorprendente. E’ un racconto che va ad arricchire il filone dei gialli che strizzano l’occhio alla storia e alla teoria del giallo, filone che certo costituisce una delle espressioni più raffinate e accattivanti della letteratura poliziesca.
Traduzione dal russo di A. Battara (opportunamente aggiornata).
L’enigma dell’Alfiere
Quando gli scacchi entrano nel giallo…
LeggiFrankestein di Mary Shelley
Il terribile mostro che condanna la falsa onniscenza dell'uomo è in assoluto la prima prima pietra miliare che viene posta in letteratura a creare la genesi di tutta una serie di filoni destinati ad avere in seguito grandissima fortuna, dal gotico al noir, dall'horror al thriller, questo romanzo è l'antesignano di tutti i generi "neri"
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