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A ruota (gialla) libera II
Dopo tante adulazioni, sviolinate, inchini, salamelecchi, strizzatine d’occhio, baciamani, sembra che qualcosa stia cambiando nella critica o nella semplice recensione della letteratura gialla...
LeggiDue Doppi che si sdoppiano
Da studentello più o meno sbarbato ero come una spugna...
LeggiAmici e amiche in giallo e nero...
Si apre una nuova Column a cura di Fabio Lotti
LeggiIl vecchio nell'angolo
Il primo “armchair detective” della storia del giallo.
LeggiJulia di Giancarlo Berardi
Una donna alla corte della Bonelli
LeggiUna Signora tutt’altro che scomparsa
Le trasposizioni cinematografiche della Signora Scompare
LeggiI gialli di Georgette Heyer
Ricerca storica, arguzia e spiccato senso dello humour, questi gli ingredienti della scrittrice inglese
LeggiIl bacio della violenza
Esoterismo e sesso, amore e morte, violenza e terrore, indagini e sangue per Dashiell Hammett...
LeggiDashiell Hammett, un uomo tranquillo alla "scuola dei duri"
"La prima persona dalla quale sentii chiamare Poinsonville [città avvelenata, nostra nota] la città di Personville fu un certo Hickey Dewei, un individuo rosso di capelli e notevolmente sporco [...] Costui però chiamava anche 'bietelle' le bretelle. Quindi non mi preoccupai di ciò che aveva combinato col nome della città [...] Qualche anno dopo andai a Personville e capii meglio."
LeggiCorrente realistica e culto del personaggio nel romanzo poliziesco
“….é possibile scrivere un romanzo poliziesco integralmente onesto di genere classico ? Non è possibile. Per renderlo complicato, devi alterare gli indizi, i tempi, il gioco delle coincidenze, devi dare come certezze quelle che sono pure probabilità al cinquanta per cento. Per ottenere la sorpresa alla scoperta del colpevole, devi alterare il personaggio, il che mi dà un grandissimo fastidio perché io ho il culto del personaggio…” (Raymond Chandler, lettera a G.H.Coxe, 27 giugno 1940).
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