Soledad di Maurizio De Giovanni, Einaudi Stile Libero Big 2023 e 2024.

Qualche tempo fa ho scritto un pezzo proprio sulla “Solitudine” https://unoscacchista.com/2024/10/12/elogio-della-solitudine/ per cui ho preso molto volentieri questo libro del nostro Maurizio. Anche perché avevo letto con soddisfazione tutti i suoi precedenti compreso Caminito del 2022.
Siamo a dicembre 1939, preludio del Natale e della guerra. All’inizio troviamo il commissario Ricciardi tutto preso dai pensieri sulla sua bimba Marta di cinque anni, sulla contessa Bianca di Roccaspina che si prende cura della sua educazione, sulla tata Nelide “arcigna e determinata” dedita ai suoi bisogni, sul nonno Giulio che la tratta come un’adulta, sul brigadiere Maione con la sua caterva di figli e il dolore per quello perso, sul dottor Modo antifascista che pensa di essere sorvegliato. E poi il senso di solitudine e dolore che lo avvolge ripensando alla perdita di Enrica…
Ma bisogna ritornare alla realtà perché è arrivata la notizia della scoperta di una giovane donna assassinata e trovata dal colonnello in pensione Abbamonte richiamato dalle urla di Angelina Cascetta invalida nel suo letto. La figlia era a terra con il cranio sfondato e il sangue intorno. Arrivato sul posto con la sua squadra e fissando la ragazza ecco il Fatto, ovvero la sua capacità di sentire le ultime parole dei morti. In questo caso egoista, egoista, lasciami vivere ripetuta per tre volte. A chi si rivolgeva? Chi era che condizionava la sua vita?…
Si scopre che spesso veniva a prenderla una macchina di lusso con tanto di autista e i soldi non le mancavano mai. L’indagine si sposta su nomi di personaggi importanti e influenti. Allora bisogna agire con calma, con discrezione e l’appoggio dei superiori.
Il tutto si svolge dentro un particolare momento storico del Fascismo e della guerra incipiente delineato nelle sue diverse, sciagurate caratteristiche comprese certe brutali tradizioni: sospetto, delazione, leggi razziali. Dunque paura perché diverso, di un’altra razza, perché non sa parlare, perché ama una persona dello stesso sesso, paura della guerra. Meglio fuggire…
In risalto spesso malinconia, rabbia, odio, dolore, talvolta leniti da un lieve sorriso, ma anche amicizia e Amore che nei libri di Maurizio non può mancare: fra uomo e donna, uomo e uomo, genitori e figli naturali o adottivi, nonni e nipoti. E non può mancare, naturalmente, la Solitudine che emerge nei suoi aspetti più variegati secondo il personaggio che colpisce. Non c’è niente da fare. Con le storie di Maurizio De Giovanni ci si commuove e si riflette sempre.
Buona lettura.
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