I nove volti dell’assassino di Philip MacDonald, Mondadori 2025.

Lo scrittore inglese Adrian Messenger, nipote di lady Mildred Bruttenholm, lascia un semplice foglio di carta sul quale ha scritto il nome di dieci uomini all’amico Generale George Firth. Chiede che si informi su quelle persone e non può aggiungere altro perché tutto è “così grave e così…così assurdo” che non osa raccontarlo a nessuno. Partirà per l’America per una faccenda di famiglia e ritornerà fra quindici giorni, spiegando allora meglio il problema dalle informazioni raccolte. Ma l’aereo su cui viaggia lungo il ritorno precipita nell’oceano per una esplosione. Il giornalista francese Raoul St Denis cercherà invano di salvarlo senza riuscirci.

Per risolvere il caso Egbert Lucas, capo di Scotland Yard, chiama l’investigatore Anthony Gethrin, figlio in college e moglie in Svizzera, per un appuntamento con il suo aiutante Firth. Si scoprirà piano piano che diverse persone segnate sul foglio sono morte per circostante definite “incidenti” nell’arco di cinque anni. E che esiste un collegamento con  l’Operazione Dacoit del generale Dalton, dove quei dieci uomini più Messenger caddero in una imboscata per il tradimento di un bastardo sergente canadese. Secondo Anthony è proprio lui l’assassino contro il parere di Lucas e del sovrintendente Arnold Pike, perché “è ridicolo pensare che l’uomo colpevole di tradimento rischi la pelle per assassinare i compagni che ha tradito.” Ma forse invece lo fa, sempre secondo l’investigatore, per salvare la sua futura reputazione, la sua futura posizione sociale, per eredità o ascesa di rango. Bisogna salvare, tra gli undici, quelli che ancora sono vivi…

Sarà davvero una lotta dura cercare di fermare il diabolico assassino che cambia continuamente nome e aspetto con il solito tic nervoso all’occhio destro. Non bisogna fargli capire che sono sulle sue tracce ed interpretare certe parole che Adrian Messenger ha detto prima di morire ascoltate dal giornalista francese. 

Avremo continui momenti di tensione e di paura allentati di tanto in tanto dal sentimento d’amore che nasce fra Jocelyn Messenger, cognata di Adrian, e il bel francese. Fino all’ultima pagina quando l’assassino cercherà di colpire ancora…

Per I racconti del giallo abbiamo Ladri di bambine di Giuliano Cannoletta vincitore del premio Termini Book Festival 2924.

Stefano ha perso la sua figlia Caterina al parco e vuole a tutti i costi ritrovarla sicuro che l’abbiano portata via i cosiddetti ladri di bambine. Abbiamo poi Crosta, un poveraccio che vive e dorme dove capita. Troverà proprio Caterina imbavagliata e legata ai polsi e alle caviglie. Cercherà di liberarla rischiando anche la vita. Due personaggi ed una storia che sembrano collimare…

Buona lettura.