Un Oscar per Hildegarde di Stuart Palmer, Mondadori 2024.

Pat Montague, reduce di guerra, se ne sta andando “come attratto da una forza magnetica” verso un quartiere di lusso di Long Island a Shoream per cercare di riprendersi la sua ex fidanzata Helen Virginia Abbott ora sposata, ma certo non felice, con il miliardario Huntley Cairns. Solo che si ritroverà invischiato da innocente nell’omicidio del miliardario assassinato sul fondo della sua piscina, essendo accusato dal giardiniere Searles che lo aveva trovato proprio lì. In suo aiuto verrà l’avvocato Jed Nicolet, amico di Helen e della sorella (sapremo in seguito essere sorellastra) Lawn, che gli proporrà di chiedere l’appoggio di una brava detective. Ovvero della famosa signorina maestra Hildegarde Whiters ritiratasi dal lavoro e ora tranquilla allevatrice di pesci tropicali che le procureranno, però, qualche problema (cannibalismo fra di loro).

Non sarà facile convincerla ad indagare ma la tentazione di ritornare ai vecchi tempi è troppo forte e si ritroverà insieme all’amico ispettore Oscar Piper, richiesto dallo sceriffo Vinge del suo aiuto, a sbrogliare l’intricata matassa (classico duo alla Sherlock e Watson). Intricata perché i moventi dell’omicidio possono essere diversi. Tanto per dire abbiamo una donna piantata dal morto a cui ha rotto un piatto in testa; le due sorelle erano innamorate di Pat e Lawn, che lo dichiara apertamente, ha fatto di tutto per rovinare il loro flirt; la Società milionaria tirata su da Cairns ha prodotto certamente qualche intenso malumore così come il fatto che, sempre il sopracitato, ha investito il cane di un personaggio creando motivo di rabbia. Forse è addirittura implicato il giardiniere, lo stesso padre delle sorelle e  c’è di mezzo pure un ricatto e un libretto rosso sparito e  ricercato da diverse persone. Quale il motivo? Che cosa contiene di così importante?…

“Secondo me, questo caso è più complicato di qualsiasi figura della geometria piana. E’ almeno trigonometria” sbotta la nostra maestra zitella. Anche perché ad un certo punto sarà lo stesso Pat a dichiararsi colpevole e lei a sbagliare la prima mossa! Incredibile…

Comunque, aiutata da Oscar, non demorde e alla fine per sciogliere l’intricato enigma bisogna aspettare proprio il suo colloquio con il vero l’assassino. Allora tutto sarà chiarito ma non senza pericolo per la sua stessa vita.

All'interno il racconto Geli – Il caso Hitler di Claudio Pinna, vincitore del premio Gran Giallo Città di Cattolica 2024.

Racconto basato su una storia vera, ossia l’uccisone di Angelica Geli Raubal di ventitré anni nipote e amante di Adolph Hitler a Monaco di Baviera nel 1931. Trovata nello studio dello zio uccisa con l’osso nasale frantumato e un proiettile nel petto con la pistola dello stesso Hitler che stringeva nella mano. Stanza chiusa dall’interno. Perciò subito ipotesi di suicidio ma c’è chi la pensa diversamente. Soprattutto chi amava veramente Angelica.

Bellissimo racconto e buona lettura.