L'investigatore privato Philip Marlowe viene incaricato da Derace Kingsley, noto industriale dei cosmetici, di rintracciare Crystal, la moglie scomparsa. La donna è solita accompagnarsi a squallidi bellimbusti e sembra abbia fatto perdere le sue tracce mentre si trovava nella villa che i Kigsley possiedono tra i monti di Little Fawn Lake. L’unica traccia di cui il detective dispone è un telegramma della moglie del suo cliente, nel quale la stessa comunica al consorte l’intendimento di recarsi in Messico per chiedere il divorzio.
Marlowe raggiunge la località di montagna e si imbatte in vari, singolari personaggi. Tra questi, Bill Chess, il bisbetico custode della villa del suo cliente; uno sceriffo fintamente bonario; un arrogante tenente di polizia; un medico che sembra nascondere un segreto.
Chess versa in uno stato di profonda prostrazione, perché è stato da poco lasciato dalla moglie Muriel. E la donna viene rinvenuta, annegata, proprio da Marlowe e da Chess, sotto il pontile del lago della zona. Per Marlowe, l’indagine assume tratti sempre più complessi e pericolosi, fino alla conclusione che non manca di riservare sorprese.
La signora nel lago (The Lady in the Lake, 1943) di Raymond Chandler, quarta avventura di Philip Marlowe, viene oggi riproposta dalla casa editrice Adelphi – impegnata a recuperare l’intera produzione del maestro dell’hard-boiled – nella nuova traduzione di Gianni Pannofino.
È uno dei romanzi cui l’Autore ha lavorato più a lungo: in una annotazione rinvenuta tra le sue carte, lui stesso precisa che “dal 1939, esattamente dal mese di giugno, fino all’aprile del 1943 ho avuto per le mani questa storia e ci ho accudito saltuariamente, salvo forse nel 1940 […].”
Com’era sua abitudine, anche nell’elaborare la trama de La signora nel lago, Chandler ha tratto degli spunti da racconti pubblicati in precedenza su riviste pulp. Il romanzo risulta debitore, in particolare, di Bay City Blues (“Dime Detective Monthly”, 1938), The Lady in the Lake (“Dime Detective Monthly”, 1939), No Crime in the Mountains (“Detective Story Monthly”, 1941).
Spunti, di volta in volta consistenti in personaggi, situazioni, ambientazioni e atmosfere, che lo scrittore mirabilmente amalgama con sviluppi inediti, conferendo alla trama l’abituale, suggestiva complessità.
“Altri cadaveri e altri misteri spunteranno in rapida successione”, si legge nella nota di lancio del romanzo. “Starà come sempre a Marlowe – mentre dall’Europa giungono vaghi, sinistri echi della seconda guerra mondiale – indagare, destreggiarsi, battersi, riuscire a sopravvivere, fra inganni e tranelli di ogni sorta, fra violenza impulsiva e violenza calcolata, fra cinismo e corruzione, anche di chi, come gli sbirri, dovrebbe stare dalla sua parte.”
“E ancora una volta”, conclude la nota, “Raymond Chandler, con occhio smaliziato e dolente e una lingua screziata di acume e sarcasmo, stende una livida patina di pietas losangelina sui mortiferi giochi di quelle marionette della vita che si spacciano per esseri umani.”
Da La signora nel lago è stato tratto, nel 1947, l’omonimo film, diretto e interpretato da Robert Montgomery. Pellicola singolare, sperimentale potremmo dire, completamente girata in soggettiva, nel tentativo di restituire la narrazione in prima persona del romanzo e favorire l’identificazione del pubblico con il protagonista.
E, nello stesso 1947, precisamente a giugno, l’opera è apparsa in Italia, nella collana “I Libri Gialli” di Mondadori, con il titolo In fondo al lago: è la prima indagine del detective chandleriano giunta nel nostro Paese. “In copertina”, descrive Oreste del Buono, “un giovanottaccio abbastanza massiccio e belloccio, secondo i canoni estetici di allora, accennava ad alzare almeno un poco le mani, dietro perentorio invito di una signorinaccia boccoluta in camicetta bianca per quei tempi discretamente scollata e con tanto di pistola spianata.”
E oggi il quarto romanzo che vede Philip Marlowe protagonista, anche da noi riproposto, nel corso dei decenni, in numerose edizioni, torna ancora una volta all’attenzione dei lettori, con la sua immutata capacità evocativa, le sue suggestioni, l’inconfondibile “voce” dell’Autore e con un protagonista attraverso il quale, secondo il New York Times Book Review, “Raymond Chandler sembra aver dato vita all’espressione culminante dell’eroe americano: giudizioso, ottimista, premuroso, audace, romantico, cinico e ribelle.”
“La prosa di Chandler s’innalza con disinvoltura sino a picchi di eloquenza”, annota Joyce Carol Oates, “e noi ci rendiamo conto con un sussulto di eccitazione che siamo al cospetto non di un semplice narratore di storie d’azione, ma di uno scrittore raffinato, uno scrittore con una visione.”
La signora nel lago (The Lady in the Lake, 1943)
Autore: Raymond Chandler
Traduttore: Gianni Pannofino
Editore: Adelphi – Collana: Fabula
Anno edizione: 2024
Pagine: 283
ISBN: 9788845939389
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