Verità sepolte di Reginald Hill, Mondadori 2024.
Siamo nel villaggio di Burrthorpe, South Yorkshire, dove la vita ruota intorno alla miniera di carbone tra scioperi e lotta per l’uguaglianza delle donne. Qui sono stati compiuti degli efferati omicidi di bambine violentate e strangolate come quello di Annie e di Mary. Tutto è stato risolto con il suicidio del viaggiatore Pickford che in un biglietto ha confessato i delitti e ha permesso alla polizia di attribuirgli anche la sparizione della bambina di sette anni Tracey Pedley. Questa era stata in compagnia di Billy Farr per una passeggiata e ciò ha gettato un’ombra indelebile sulla famiglia anche dopo la morte dello stesso Billy lasciando il figlio Colin pieno di rabbia.
Un poliziotto in pensione, ovvero l’ex vicecomandante della polizia Watmough, che si era occupato del caso, lo riaccende con la pubblicazione delle sue memorie sul giornale locale “Challanger”. Una bella gatta da pelare per il massiccio sovrintendente Andy Daziel, soprannominato il “Grassone”, e l’ispettore Peter Pascoe, anche perché arriva un altro morto nella miniera, nella persona del caposquadra Harold Satterhwaite con violenti colpi in testa. L’assassino sembra essere Colin Farr che se la squaglia e troveremo implicata anche Ellie, la moglie di Peter…
Comunque la miniera, la miniera sarà il personaggio principale della storia. Qui si troverà incastrato il nostro Peter insieme ad un altro morto (scoprirete chi è) e qui, proprio qui verrà alla luce tutta quanta la verità in ogni suo piccolo, incredibile dettaglio. Per conoscerla anche noi, facciamoci coraggio, dobbiamo scendere nella miniera e ascoltare…
Buona lettura. Anche perché la traduzione è di Mauro Boncompagni.
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