Milano 1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli di Fulvio Capezzuoli, San Paolo 2024.
Milano del dopoguerra.
Un bambino alla finestra. Dal portone di fronte esce un giovane, poi un uomo zoppicante che lo uccide con tre colpi di pistola. L’ucciso è Ignazio, nipote dell’agente Esposito, che faceva l’autista per la Banca Commerciale italiana. Nella giacca interna di Ignazio verrà trovato in seguito un foglietto con quattro numeri 0088 che potrebbero aiutare nelle indagini l’ormai conosciuto duo Maugeri-Valenti.
A complicare la situazione il ritrovamento del corpo di una donna morta nel Naviglio con una brutta ferita all’occhio destro. Proprio la custode dello stabile da cui è uscito il giovane, forse l’ultima persona che ha parlato con lui! E, sempre da quello stabile è sparito un odontotecnico…
A renderla ancor di più ingarbugliata una serie di rapine ai negozi di gioielli, che potrebbero avere una connessione con i fatti accaduti, e la sensazione che vi sia invischiato anche qualcuno della polizia. Il duo ce la mette tutta fino ad arrivare ad un terribile scontro a fuoco…
Il momento è duro, il momento è critico. Bisogna trovare l’uomo che zoppica, uno con i baffi che assomiglia ad Errol Flynn, un biondino slavato, una Topolino nera e non si capisce perché qualcuno vorrebbe un salvacondotto…
Tra l’altro siamo in pieno periodo di elezioni e tutta la macchina politica e spionistica si è messa in moto. Perfino la CIA americana che cerca di non far vincere il Fronte Popolare rispetto al partito del Centro. Per Maugeri “Un paese tenuto sotto scacco da un altro; era quella la democrazia per la quale aveva lottato, per la quale tanti ragazzi erano morti.” Ma ora si deve difendere dall’aver accusato ingiustamente un brigadiere che si è suicidato… Tra piccoli squarci di vita familiare un concreto panorama di certi eventi storici, caratterizzati da forti tensioni sociali, dentro una Milano fredda e nebbiosa.
Buona lettura.
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