E cosy sia di Aicardi, Aloisi, Basso, Corciolani, Ingrosso, Morlupi, Paolacci, Pastori, Perna, Regina, Rinaldi, Ronco, Venditto, Venturini, Mondadori 2024.
Graziosa copertina, titolo intrigante, simpaticissima prefazione di Alice Basso, dodici racconti di cui due scritti in coppia curati con amorevole levità da Barbara Perna più le interviste agli scrittori. Cosa volere di più?…
Sono sincero. Finita la lettura mi sono messo di buzzo buono a commentare ogni singolo racconto, ma poi ho capito che avrei scritto una pappardella alla lungagnata (potrebbe essere il titolo di una ricetta) da rompere…. Ho deciso, quindi, di sintetizzare le mie impressioni perché con questo caldo africano che incombe mentre scrivo anche le più famose cellule grigie si assopiscono e le mie si addormentano. Proviamo…
Intanto niente sangue schizzato dappertutto, niente feroce violenza descritta nei minimi particolari, niente inseguimenti a perdifiato anche se il morto ammazzato c’è, naturalmente. Ci mancherebbe. Insieme all’assassino che va trovato.
Chiunque può indagare, partendo dal classico questore, vicequestore, capitano della guardia di finanza, tenente dei carabinieri, ispettore e, se siamo in Francia, il lieutenant che lavora professionalmente da quel dì, uomo o donna che sia, come qualsiasi altro personaggio coinvolto nella storia. Vedi, per esempio, una ladra e puttana (splendido personaggio) che esercita in un quartiere a luci rosse di Catania pronta a guidare uno sciopero delle marchette, e quindi tutte le “lavoratrici” a gambe strette fino alla risoluzione del caso! Tanto per citarne uno.
Si viaggia tranquilli da un posto all’altro come Catania, Genova, Roma, Napoli, Posillipo, Bisceglie ecc…fino a Parigi, e se siamo in crociera via ancora per altri lidi, magari assistendo al modo con cui si sbarazza del classico rompipalle vanesio che pensa di conquistare tutte le donne. Aggiungo la buona cucina, i piatti prelibati che si trovano dappertutto (in un racconto abbiamo anche la descrizione di come si prepara la genovese) come elemento fondamentale della storia. Magari per risolvere un caso (basta, per esempio, sapere dove si mangia pizza, cicoria e salsicce) o come mezzo per far fuori qualcuno non proprio simpatico. E allora occhio ad un bel piatto di cozze albanesi o alle pappardelle allo zafferano che siano veramente allo zafferano e non al colchino che gli somiglia tanto ma dagli effetti ben diversi. Non c’è sempre bisogno del veleno per togliere di mezzo magari un marito mascalzone. Basta da sola la buona cucina in quantità elevata anche dal punto di vista calorico e dolciario come dimostra una moglie davvero premurosa.
Troviamo personaggi di tutti i tipi egregiamente sbalzati insieme a gatti che hanno la loro parte e ci riportano alla mente con i loro nomi, Nerouolf e Mycroft, indimenticabili mostri sacri (a proposito di gatti ultimo mio libro letto La gatta ha dato l’allarme di Dolores Hitchens). Troviamo anche spunti tratti da altre storie famose. Vedi, per esempio, un padre che vuole farsi perdonare da tutti i membri della famiglia. Ha un male incurabile e desidera morire con il loro aiuto. Ognuno dei componenti riceverà una bottiglietta con una piccola quantità di veleno in modo da…Si capisce, una specie di Assassinio sull’Orient Express. Ma qui come finirà?…
Saremo di fronte a incasinamenti e intrighi familiari, amori, tradimenti insieme agli altri svariati sentimenti dell’essere umano, a creature leggendarie (il Mostro del Pantano), a indizi che sfuggono e poi riappaiono all’improvviso (ma quello era orbo!). Ecco che…allora ci siamo… Insomma c’è di tutto e di più in questi dodici racconti svolti con l’impareggiabile destrezza, levità, sorriso e ironia di chi è dentro a queste cose. Più le interviste che ci fanno conoscere meglio i nostri autori.
Allora buona lettura, buon appetito con un po’ di attenzione…e cosy sia!
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