Mai dire Macbeth di Cindy Brown, Mondadori 2024.
“Mi chiamo Ivy Meadows e sono un’attrice!” esclama più volte il nostro personaggio principale, in realtà Olive Ziegwart alta un metro e cinquantotto in marcia con la sua piccola Ford Aspire verdolina alla volta dello Shakespeare Theater di Poenix, per avere una parte nel Macbeth opera che si porta dietro una maledizione funesta anche solo menzionando il titolo.
E una parte se la becca davvero come terza strega del cast. Qui incontra il famoso attore Simon Black con cui aveva già lavorato in un film di basso costo. Come sempre attaccato alla bottiglia le chiederà di aiutarlo, di tenerlo sotto controllo perché vuole smettere di ubriacarsi. Ad un certo punto desidera parlarle aspettandola nel suo camerino e proprio qui lo troverà morto. Intossicazione da alcol per la polizia ma Ivy non è per niente convinta e convincerà lo zio Bob Duda, ottimo investigatore privato, ad indagare sul caso avendo in seguito anche l’appoggio di Pinkstaff (Pink) detective della polizia di Phoenix.
La faccenda è complessa perché i sospettati all’interno del teatro non mancano, potrebbe essere quello o quell’altro ognuno con un interesse diverso, e accadranno strani incidenti allo zio e ad un attore di cui Ivy si è innamorata. Ivy, dicevo al centro della scena, spigliata, veloce, diretta, pronta anche a baci e abbracci verso chi la affascina, tutta presa dalla ricerca dell’assassino e nello stesso tempo colpita da un senso di colpa per il ricordo doloroso del fratello più piccolo con disabilità.
Avremo una vicenda ricca di intrallazzi di vario genere, amori (anche gay), passioni, invidie e gelosie che si trasmettono da un personaggio all’altro con momenti di pathos, ma anche di ironia e sorriso. Ad un certo punto Ivy è decisa, deve smascherare l’assassino imitando Poirot facendo riunire tutti i sospettati, dire apertamente quello che ha scoperto e farlo tradire. Ci riuscirà?…
Comunque vada, però, lei è una grande attrice. Su questo non ha dubbi e lo ripeterà fino all’ultimo rigo.
Buona lettura.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID