Sherlock Holmes e il mistero dell’uomo meccanico di Antonella Mecenero, Mondadori 2024.
Londra 1881. Watson, in precarie condizioni di salute dopo la guerra in Afghanistan, è a passeggio in Regent’s Park con il suo bulldog Bob, quando incontra la bella ventenne Alice Robinson insieme alla cagnolina Emma. Nasce un’amicizia e nascono i primi brividi sentimentali che lo tormenteranno…
Al 221B di Baker Street arriva Joseph Anzola, cognato di Innocenzo Manzetti inventore di giocattoli meccanici, automi perfetti e, addirittura di un dispositivo capace di riprodurre parole pronunciate a distanza morto quattro anni prima. La moglie Rosa, sua sorella, ha ricevuto la visita di due americani, Horace Meyer e Eldred. Le hanno detto che alcune invenzioni di suo marito erano state brevettate in America e che potevano difenderne gli interessi a patto di portare delle prove. Presi alcuni prototipi non se ne ebbe più notizia. Occorre perciò l’aiuto di Holmes per rintracciare soprattutto Meyer che ultimamente si era messo in contatto con Karl Dahl, uno dei corrispondenti di Manzetti, per chiedergli se avesse informazioni sui progetti di Innocenzo. Bene, per prima cosa bisogna parlare con Anzola che verrà trovato ucciso a casa nel suo letto con una lama lunga e sottile di cui non c’è traccia e l’appartamento sottosopra. Si saprà che aveva l’abitudine di suonare il flauto, strumento che riveste una sua importanza nella storia…
In seguito Meyer sarà identificato come Tom Sanderson, antiquario americano a Hampstead trovato ucciso nella sua abitazione a terra con il petto intriso di sangue, colpito nello stesso modo di Anzola. Di fronte su una sedia una sconcertante “sorta di uomo meccanico”. Che sia lui l’assassino?…
La faccenda si fa sempre più complessa, Watson sarà attratto anche dal fascino di Adele “modella, musa ispiratrice e aspirante poetessa”, incontrata al locale Au Mulin che lo inebria con il suo profumo delicato e avrà la sua bella parte nella storia.
Ci saranno poi scontri, spari, Holmes ferito, la sua casa buttata all’aria, il cane Bob ucciso. E si dovrà andare in Italia, precisamente ad Aosta, dove vive la moglie di Anzola perché è lì che si risolve il mistero. Non mancheranno i classici travestimenti di Holmes, il duro viaggio anche sui muli, l’arrivo di una valanga, fuga su una macchina a vapore, e ancora scontri e spari.
Al centro questa volta si piazza Watson sviscerato in profondità dall’autrice con i suoi ricordi di guerra, le incertezze e le esplosioni sentimentali, i suoi contrastanti giudizi su Holmes, il suo pensiero sulla vita, ma visto anche in azione risoluto e tenace.
Per Sotto la lente di Sherlock abbiamo Innocenzo Manzetti: una storia degna di un romanzo del nostro Luigi Pachì, con notizie sull’autrice e molti spunti sulla storia.
Buona lettura
P.S.
Il Giallo Sherlock ha compiuto 10 anni. Auguri e complimenti!
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