Nei Classici del Giallo Mondadori esce a gennaio un interessante romanzo di R. Austin Freeman dal titolo L'affare D'Arblay.
Stephen Gray, medico, è intento a raccogliere campioni di flora e fauna da uno stagno, quando ai suoi occhi si offre uno spettacolo raccapricciante. Appena sotto la superficie scorge il volto cereo di un uomo, il resto del corpo quasi completamente nascosto dalle piante. Si tratta dello scultore Julius D’Arblay, che la notte precedente non è rientrato a casa.
Sembra esclusa l’ipotesi dell’incidente, data la scarsa profondità dello specchio d’acqua, o del malore improvviso, essendo improbabile che la vittima fosse andata a passeggiare al buio in un luogo così isolato; resta da valutare quella del suicidio. La stranezza del caso induce Gray a consultare il dottor John Thorndyke, il più autorevole degli specialisti viventi, del quale ha frequentato le lezioni di medicina legale. Iniziativa provvidenziale, poiché l’autopsia individua la causa della morte nella somministrazione di un veleno tramite un’iniezione. È allora una vera fortuna che a fare luce su un omicidio attuato con modalità tanto subdole si impegni il massimo fautore dell’investigazione scientifica.
R. Austin Freeman (1862-1943), giallista britannico, dopo aver lavorato da giovane in una farmacia è diventato chirurgo, ha servito come medico nelle colonie africane ed è stato ufficiale sanitario, per poi prendere parte alla Grande Guerra. Si è dedicato parallelamente alla narrativa poliziesca, introducendo nell’indagine il metodo scientifico. È l’inventore della detective story “rovesciata”, nella quale il colpevole è noto e la suspense si focalizza sulla ricerca della soluzione. Il suo personaggio più popolare è il dottor John Thorndyke, investigatore forense protagonista di una lunga serie di romanzi e racconti.
All'interno anche il racconto La forca di Daniele Fontani, vincitore del premio Gialli.it 2023.
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