Colpe senza redenzione di Nicola Verde, Mondadori 2022.
Roma, metà del secolo scorso, durante la cosiddetta “ricostruzione” postbellica. A Villa dei Gordiani tra una selva di palazzi un brutale, orrendo omicidio di una donna con i suoi due figli, una bambina e il fratellino più piccolo. Una scena raccapricciante. Ad indagare il commissario Ermes De Luzio e il maresciallo Da Ponte. Ma come ruolo marginale perché la faccenda riguarda la questura centrale nella persona di Leopardo Malerba. Che inchioda subito Caterina Toresin, commessa e amante del marito della fu Emilia Palmeri.
Per Ermes qualcosa non quadra, troppo facile, troppo frettolosa l’incriminazione, meglio indagare anche sottotraccia con l’aiuto di Da Ponte. Via dai condomini, si parla e si discute con tutti, si cerca di scoprire quanto più possibile sull’uccisa. Il nostro commissario è serio, preciso, coscienzioso, al servizio del cittadino, ormai prossimo alla pensione tra una tirata di Nazionale e l’altra. Ma anche un personaggio particolare con “un angolo oscuro che preferiva non venisse mai illuminato”, con certi sensi di colpa che lo affliggono e un continuo rimuginare tanto da essere soprannominato “mister Anamnesi”.
Per lui è importante parlare con l’accusata. L’incontro con Caterina e la sua storia lo colpiscono, lo tormentano ancora di più. Se ne accorge pure la moglie Elena, si creano fra i due momenti di incertezza e di imbarazzo, ma poi la donna lo aiuterà e sarà addirittura di sprone nelle indagini. Che si presentano lunghe e difficili anche perché qualcuno nasconde una parte della verità. Ma qualcosa viene fuori. L’uccisa era incinta. Di chi?…
La vicenda si svolge in un momento storico particolare con il caso Wilma Montesi a tenere inchiodata la stampa e l’opinione pubblica, dove erano all’ordine del giorno il problema delle borgate, la prostituzione, le violenze in famiglia, le vendette personali, le risse fra ubriachi, i furti e via discorrendo. L’autore ci offre una puntuale ricostruzione del tempo (anche attraverso citazioni di film e canzoni) e uno scandaglio dentro i recessi dell’animo umano. Compreso quello dell’assassino (in corsivo i suoi ricordi e pensieri deliranti).
Ma ad un certo punto ecco l’idea, ecco qualche tassello da far combaciare. Un libro, potrebbe essere un libro la chiave, o una delle chiavi insieme all’ora vera del delitto e alla sifilide (sì, avete capito bene), a offrire la svolta giusta alle indagini. E non è detto che, trovato il colpevole, la storia sia finita…
Buona lettura.
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