Tra la creatura di Sir Arthur Conan Doyle e la televisione c’è un legame fortissimo, che ha radici lontane nel tempo e che nel corso di mezzo secolo si è tradotto in numerose trasposizioni per il piccolo schermo, alcune piuttosto fedeli al “canone”, altre certamente più originali e divergenti rispetto all’opera di Doyle.
Tra queste ultime, le serie Elementary e Sherlock, prodotte rispettivamente per la CBS statunitense e la BBC inglese, sono quelle che hanno spinto con più decisione in direzione dell’innovazione, provando a raccontare le avventure di Sherlock Holmes attraverso una forte attualizzazione del contesto storico ed esasperando le caratteristiche peculiari dei personaggi principali, se non reiventandoli in maniera radicale.
Ad entrambi i prodotti televisivi è dedicato il saggio Sherlock On Air di Adele Guerra, pubblicato nel 2015 nella collana Urbi-Noir Studi di Aras Edizioni. Attraverso una ricca documentazione e lo studio approfondito del canone originale, l’autrice propone un saggio illuminante incentrato non solo sulle due serie oggetto del libro, ma anche sul personaggio di Holmes, considerato in una dimensione ampia e trasversale, capace di funzionare anche oltre le pagine scritte da Conan Doyle.
Senza mai insistere troppo sul confronto tra Sherlock ed Elementary, lo scopo della Guerra è soprattutto quello di esplorare le modalità attraverso cui anche nelle due versioni televisive il fascino di Sherlock Holmes resti immutato e, allo stesso tempo, mai statico e in continua evoluzione, fedele a quei tratti distintivi che ne hanno fatto una figura letteraria vincente proprio perché capace di adattarsi ad ogni tempo e luogo.
L’analisi dell’autrice conduce il lettore attraverso la storia stessa del giallo, di cui Sherlock Holmes è assoluto protagonista, per poi giungere all’approfondimento delle due serie, considerate dal punto di vista degli elementi di novità che le hanno rese popolari e delle motivazioni che i rispettivi show runner hanno addotto per la loro realizzazione.
Sherlock On Air è un trattato agile ma esaustivo, che mette in luce come il piccolo schermo sia capace di fagocitare un personaggio classico, estrapolandolo dalla sua dimensione letteraria e temporale, per renderlo perfettamente credibile in un contesto contemporaneo, fruibile anche per un pubblico meno incline alla lettura che pure, coinvolto dalle trame televisive, sarà spinto verso la riscoperta dei racconti originali.
Da segnalare anche l’ampia raccolta delle fonti citate nel libro (spesso in lingua inglese) e richiamate nella bibliografia conclusiva, che nel loro complesso forniscono ulteriori punti di riferimento per chi volesse approfondire i i temi trattati nel saggio.
Sherlock On Air di Adele Guerra, 2015, Aras Edizioni,162 pagine, brossura, Euro 14,00
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