Intervista alla scrittrice Anna Allocca che torna in libreria con Aperitivo criminale (Golem Edizioni) il terzo libro che vede protagonisti l’ispettore Valentina Catania e il suo vice Luca Malvini.
Anna, ti riaffacci al mercato editoriale dopo aver vinto con il precedente Chimica Impura ben sette premi letterari nazionali, tra cui il Montefiore Conca 2018, lo Holmes Award 2019 e il Primo Premio a Lecceingiallo 2020. Un grande motivo di orgoglio ma anche una bella responsabilità, non trovi?
Sicuramente! Tanto orgoglio perché vincere sette premi ti dà la carica per continuare, ti fa sentire che sei sulla strada giusta, ma nello stesso tempo ti dà una grossa responsabilità, quella di continuare a essere all’altezza della situazione, di non poter sbagliare. L’obiettivo è migliorarsi sempre, affinare trama e stile per appagare i lettori e, naturalmente, me stessa. La scrittura è fatica, ma per me è essenziale divertirmi mentre lavoro, e quando si finisce di scrivere un libro, la sensazione che si prova è impagabile.
Aperitivo criminale è un giallo d’ambiente, un poliziesco in forma di commedia, dove l’amarezza quotidiana viene stemperata dalla forza comica, coniugando due tue grandi passioni… spiegaci meglio.
Il giallo per me è un po’ un pretesto che mi aiuta a tracciare le linee guida della trama, ma il vero obiettivo è raccontare la società, con le sue luci e le sue ombre: ecco il perché della scelta di un giallo d’ambiente dove tocco anche temi caldi come l’amore malato, lo stalkeraggio, e naturalmente il rancore o la vendetta, tipici di un racconto giallo. Il tutto, però, sempre stemperato dall’ironia, grazie a Valentina Catania e Luca Malvini, la coppia di investigatori che ho scelto come protagonista di questa mia serie, un’ironia che alleggerisce e crea il distacco necessario per valutare in maniera meno pesante i drammi quotidiani. In questo libro, poi, il giallo si coniuga con un’altra mia grande passione, la cucina: due attività altamente creative, che ho voluto fondere in una storia che, già dal titolo, introduce l’argomento mescolando crimini e alta cucina. Una ricetta che spero si riveli vincente…
Un giallo che racconta le avventure di una coppia d’investigatori spassosa e apparentemente improbabile, ma dotata di grande talento, e che in quarta di copertina raccoglie due autorevoli pareri a raccomandarne la lettura: Maurizio de Giovanni e Gabriella Genisi. Che cosa hanno detto di questo tuo ultimo libro?
I pareri di Maurizio de Giovanni e Gabriella Genisi mi onorano: sapere che un monumento come de Giovanni mi considera ‘una bella nuova voce del romanzo nero italiano’ e la mitica Gabriella Genisi paragona Valentina Catania e Luca Malvini a Petra Delicado e Fermìn Garzòn, i due protagonisti dei gialli di Alicia Jimenez Bartlett, è un’emozione incredibile. Valentina è un ispettore donna vulcanica e seducente, impegnata a dipanare la sua vita sentimentale tra un inseguimento e un arresto, e Malvini un ironico piacione che ama provocare il suo capo con le citazioni più disparate, che vanno da Confucio a Tripadvisor, passando per Luciana Littizzetto. I loro dialoghi, spesso esilaranti, fanno da contraltare ai momenti drammatici in cui i personaggi si raccontano attraverso monologhi interiori dove vengono a galla tutte quelle emozioni forti, a volte oscure, che sono entrate nella loro vita imprimendole una direzione particolare. Ecco perché definirei i miei romanzi dei gialli d’ambiente dominati dal dialogo, in un contesto molto preciso, quello della provincia. Un universo apparentemente dorato che nasconde invidie, frustrazioni e rancori che, se troppo a lungo repressi, possono esplodere in maniera del tutto incontrollata dando luogo a episodi drammatici, ma l’arguzia del buon Malvini e il celebrato intuito di Valentina sapranno ristabilire l’ordine e risolvere brillantemente casi all’apparenza molto complessi.
Qui Valentina Catania e Luca Malvini con quale caso e contesto si troveranno ad avere a che fare?
Aperitivo criminale è ambientato nel mondo dell’alta cucina. Siamo a Mornate, una cittadina immaginaria calata in un contesto geografico reale, il Varesotto: è qui che, una sera di marzo, in un lussuoso appartamento con vista sul Ticino, viene ammazzato a colpi di pistola un critico enogastronomico, uno squalo del giornalismo, sciupafemmine incallito, freddo e calcolatore come pochi. Valentina Catania e Luca Malvini si trovano quindi ‘costretti’ a indagare nell’universo dei ristoranti stellati. E loro ci vanno a nozze, amanti come sono del buon cibo, oltre che del buon vino, abituati a pause ristoratrici davanti a un cappuccio o un aperitivo, bazzicando bar, trattorie e ristorantini locali dove fare brainstorming. Non sono il tipo d’investigatori speculativi: l’errore, l’abbaglio, l’intuizione folgorante li mettono sulla pista giusta molto più della deduzione, aiutandoli a sbrogliare matasse intricatissime.
Infine, la figura di un ispettore donna con un sottoposto maschio e un ruolo in un mondo tutto al maschile: sappiamo essere un argomento molto apprezzato dal pubblico – come si è visto dopo il grande successo della serie tv di Lolita Lobosco tratta, appunto, dai romanzi di Gabriella Genisi – ma dietro a questa tua scelta si nasconde qualcosa di più?
Gabriella Genisi è stata la prima scrittrice italiana a sdoganare la figura di una donna poliziotto in tubino e tacco dodici, un’idea che poi si è diffusa molto, basti pensare a Nina Mastrantonio, maresciallo dei carabinieri di colore, single e disinibita protagonista dei bellissimi gialli di Daniela Grandi.
Nel mio caso ho fortemente voluto una coppia, dove il fatto che sia la donna ad avere il ruolo di comando permette un gioco delle parti divertente e accattivante. Nel punzecchiamento reciproco, Malvini va spesso a toccare il lato debole di Valentina, ovvero la sua vita sentimentale, e lei fa leva sul suo ruolo per metterlo a tacere, il tutto in un susseguirsi di dialoghi dominati dall’umorismo, che muovono l’intrigo poliziesco in una sorta di commedia di costume tra battutine e citazioni, ricordandoci che ognuno di noi, anche il più insospettabile, ha un segreto che cerca di occultare agli altri fino alla fine.
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