Aria di montagna di Marco Malvaldi, tratto da Italia in Giallo, GEDI 2020.

Marco Malvaldi
Marco Malvaldi

Inizio con una partita a scacchi tra Massimo, barista dell’ormai famoso BarLume, e la commissaria Alice, mentre gli altri vecchietti sono in gita delle Poste. La partita è veloce e Massimo ne busca, come a dire che perde. “Battuto da una donna a un gioco intelligente” dichiara Alice scuotendo il capo “Che disonore”. Ma il bello deve venire. Attraverso una telefonata proprio da parte dei villeggianti. Al mercato del paese di Ortisei hanno trovato morta una persona. Strangolata. Si verrà a sapere più tardi che trattasi di Sandra Carmassi, ragazza piccola e minuta. Chiaro che, secondo Massimo, “il malefico flusso” li segue dappertutto e “Dove sono loro, ammazzano qualcuno.” Dall’alto, ovvero dai capi superiori, l’ordine ad Alice di non interessarsi dell’accaduto. Perché?…Ma qualcosa si può sapere lo stesso attraverso il telefono e la brigata dei vecchietti. Per esempio se l’uccisa abbia delle cicatrici tra i capelli e se i cassieri del supermercato in cui è avvenuto il fattaccio hanno visto più volte una certa persona che non avevano mai visto prima. E poi non sembra giusta l’idea di chi è preposto alle indagini che l’assassino sia piccolo e debole perché, secondo Alice, per strozzare ci vuole una gran forza nelle mani e nelle braccia. Insomma anche col telefono si può risolvere un caso che affonda le radici in un passato burrascoso.

Solito stile allegro e divertente di Marco Malvaldi che si avvale anche del dialetto e dello spiritaccio toscano per battute, lazzi, frizzi e prese di culo dirette e salaci ad aprire la bocca al sorriso.

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