Intervista a Tiziana Prina, che ci parla di Una furia dell’altro mondo di non facile definizione: senz’altro è un thriller, ma di un tipo speciale perché è divertente, leggero, sentimentale, un po’ filosofico e nello stesso tempo anche truce, ironico e surreale. L'autrice è Lisa de Nikolits.
Tiziana, per prima cosa inquadriamo l’autrice e svelaci come l’hai “scovata”.
Inanna Publications è una casa editrice canadese, la cui titolare è una mia grande amica: ormai ci vediamo da diversi anni alle fiere internazionali del libro e io apprezzo molto il suo lavoro, perché in collaborazione con l’Università di Toronto sa valorizzare la scrittura femminile. In un incontro alla Fiera del libro di Francoforte, alla mia richiesta di un thriller un po’ insolito e fuori dagli schemi, mi ha messo davanti il libro di Lisa de Nikolits. Già la semplice presentazione mi aveva intrigato, poi l’ho letto e mi è subito piaciuto. L’autrice, di origine sudafricana, ha vissuto e lavorato come art director in varie parti del mondo: Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia e il fatto che sia un personaggio davvero insolito, ricco di esperienze e fantasia, l’ho constatato di persona perché grazie al Canada Council for Arts ho potuto invitarla in Italia per la presentazione del suo libro. È una donna con un gusto incredibile per le arti visive e questo aspetto lo si coglie anche nel suo libro, inoltre sa trarre storie anche dalla semplice osservazione di un sasso. Davvero stupefacente.
La protagonista, Julia Redner, è il prototipo di donna in carriera e si ritrova in un Purgatorio che ha tutta l'aria di un aeroporto. Perché è finita lì?
Finisce in Purgatorio perché è stata selvaggiamente picchiata dal suo amante, di più non posso dire, e ho già detto molto se non voglio togliere il gusto di questo romanzo che è davvero un page-turner.
La critica ha affermato che “Lisa de Nikolits ha dato vita a uno dei thriller più visionari del 2019. Dove nulla è come deve essere e tutto è come l’autrice vuole che lo vediamo, lo conosciamo, lo giudichiamo”. Che viaggio fa compiere l’autrice al lettore attraverso un’ambientazione surreale?
Vorrei dire che la parte meno surreale è proprio questo Purgatorio, la cui descrizione è così “umana” che ci sembra di frequentare luoghi a noi noti; semmai è la parte che si svolge sulla Terra che lascia briglie sciolte alla fantasia dell’autrice. Non voglio essere dissacrante e fare paragoni con il viaggio virgiliano nel Purgatorio, ma anche qui – fatte le debite proporzioni – c’è un viaggio alla scoperta di se stessi, reso possibile grazie anche la presenza di uno insolito “facilitatore della psiche”, che sicuramente avrebbe fatto inorridire Freud, ma che risulta molto umano e capace di pacificare un’anima in pena come la protagonista.
Il sentimentalismo non manca, ma di fatto Lisa de Nikolits coglie l’occasione per parlarci di temi molto attuali. Sei d’accordo?
Sì, c’è un lato sentimentale ed è quello che a volte nella vita reale nuoce alle donne: in questo romanzo ci sono diverse figure femminili che sono state vittime proprio della loro tendenza ad assecondare e accudire troppo gli altri.
Il riscatto e la sete di vendetta permeano ad un certo punto le pagine del romanzo. Come scrisse William Congreve nel 1697 in The Mourning Bride: “L’inferno è niente rispetto a una donna respinta”; non trovi che questa frase calzi a pennello con la storia?
Sì, calza perfettamente e ho trovato davvero intrigante e anche divertente il modo in cui Lisa de Nikolits ha saputo concretizzare nel suo libro l’affermazione di Congreve.
Infine, per la personalità della protagonista potremmo azzardare delle similitudini con pellicole già note o, magari, ipotizzarne da zero una trasposizione cinematografica?
Da subito, insieme all’editrice canadese, abbiamo sostenuto che questo libro sarebbe stato perfetto per una trasposizione cinematografica (mentre lo leggi le scene ti scorrono davanti) e, in Canada, alcuni blogger che l’hanno recensito hanno persino immaginato gli attori che potrebbero far parte della storia. Per esempio Julia, la protagonista, sarebbe perfettamente interpretata da Charlize Theron. Continuo a pensare che sarebbe un ottimo script, anzi se qualcuno ha in mente qualche sceneggiatore si faccia avanti!
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