L’abate nero di Edgar Wallace, Mondadori 2020.
Mettiamo subito un po’ d’ordine. Intanto siamo al castello di Fossaway nel villaggio di Chelfordbury nel Sussex. Qui vivono il conte lord Harry Alford, proprietario della tenuta, e il fratello Richard (Dick) suo reale amministratore, entrambi innamorati della stessa ragazza Leslie Gine, al momento fidanzata di Harry. Poi abbiamo Arthur Gine, avvocato, fratello e tutore di Leslie, che sta prosciugando tutto il suo patrimonio con i debiti di gioco ed è costretto a chiedere aiuto al suo capufficio Fabran Gilder, anche lui innamorato di Leslie. Dunque tre uomini che girano intorno ad una ragazza che sembra propendere, sin dall’inizio, verso Dick. E un certo Thomas Luck, il domestico della famiglia, con un passato piuttosto oscuro alle spalle…
A complicare la situazione abbiamo un tesoro che un avo degli Alford avrebbe nascosto da qualche parte e che Harry ricerca incessantemente studiando vecchi documenti, ovvero mille verghe d’oro e una mitica ampolla contenente l’elisir di lunga vita risalente, addirittura, al tempo degli aztechi. Alla sua ricerca anche Mary Wenner, l’ex segretaria di Harry, cacciata da Dick perché sospettata di voler sposare il fratello solo per interesse.
A tutto ciò si aggiunge il fatto più inquietante della storia, la maledizione dell’abate di Chelfordbury che nel medioevo era stato ucciso su ordine del secondo conte. Ed ora sembra ricomparso, come fantasma, tra le rovine dell’antica abbazia a suscitare terrore…
Il sergente Puttler arriva a pagina novantatré. Alto, magro, sulla quarantina, la fronte bassa, il labbro superiore stirato e lungo, le braccia che quasi raggiungono le ginocchia. Insomma una specie di scimmia. Chiamato da Dick proprio per avere un aiuto in un momento piuttosto difficile, anche se al fratello è stato presentato come un valutatore della sua tenuta, ma non avrà quel peso nella storia che ci si potrebbe aspettare. Intanto viene fuori un omicidio e la sparizione della stessa Leslie. Dove sarà? Qualcuno l’avrà rapita?…
Tutto gira intorno al tesoro, all’ampolla della vita eterna, al misterioso abate nero (Chi è? Perché appare solo in certi momenti?), al denaro e ai sentimenti d’amore contrastanti che provocano scontri tra alcuni personaggi. E poi il buio, la pioggia, la nebbia, la paura, la pazzia, urla, sinistre apparizioni, sotterranei, cunicoli che mettono brividi. Scrittura veloce, capitoletti brevi, brevissimi con continui colpi di scena, una commistione di giallo, gotico, rosa che fila via spedito fino all’ultima riga.
Per I racconti del giallo abbiamo Nel Brunello c’è il tranello di Fiammetta Rossi e Melania Soriani.
Montapicino 2018. Morte del cavaliere Sigismondo Brogi, proprietario di una vigna. Sembra una morte normale per infarto ma c’è qualcuno che non ci crede e allora il maresciallo Ivana Proietti è costretta ad indagare. Saltano subito agli occhi diversi sospettati ed è sparita una boccetta di calcio gluconato, la medicina giornaliera del defunto, proprio quella del lunedì, il giorno della sua dipartita. Poi c’è pure il fatto che il Brunello di Montapicino non è DOC…e allora basta la classica riunione finale per chiudere il caso. Con un gradito invito per la nostra Ivana…
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